"Come fai a raccontare un’amicizia?
Puoi farlo dal momento in cui incontri la persona che poi diventerà tuo amico e un pezzo della tua vita. Puoi farlo ricordando che, un giorno a Lucca, qualcuno viene a dirti che Pino Rinaldi, il disegnatore della cover di “Super Powers” featuring She-Hulk che hai favorevolmente recensito sull’ultimo numero di “Flex, la rivista flexibile dell’informazione a fumetti”, vuole conoscere te e i tuoi compagni d’avventura… Ti presenti, scopri una persona umile, gentilissima, che non si “spara le pose” come si dice dalle mie parti, ma anzi ti ringrazia come se gli avessi fatto vincere l’Oscar del fumetto per quelle righe in cui dici “secondo noi Pino Rinaldi si pone come uno dei pochi disegnatori nostrani capaci di stare alla pari dei grandi maestri americani”…
Apriti cielo! Ancora non sai quanti nemici ti farai per quelle righe. Ancora non sai che rischierai addirittura una denuncia. Perché commetterete un peccato veniale imperdonabile: diventerete amici.
Non si parla solo di fumetti con lui, ma di vita. Pino che diventa maestro, giudica severamente (com’è giusto) le tue tavole e ti dice di non mollare, mai. E si soffre insieme, bestemmiando mentre guardi lo scempio del numero 22 di Nathan Never e sopportando le critiche ingiuste e le umiliazioni, il doversi schermare dietro uno pseudonimo per firmare delle copertine in stile “americano” manco fosse una parolaccia o un insulto alla “Chiesa” di culto fumettistico più importante che c’è in Italia, l’unico (finto) posto fisso al quale i disegnatori del Belpaese possono aspirare… Mentre altri fanno il bello e il cattivo tempo, travestendosi dietro nomi femminili per disegnare i porno, sennò sai che figura!
La casa di Pino che diventa come casa tua, Amalia e Francesca diventano un altro pezzo della tua famiglia. Mi piace pensare che molti di noi, di quelli che hanno avuto la fortuna di conoscere i Rinaldi, siano diventati fratelli di Pino, godendo delle sue vittorie e arrabbiandosi per le sconfitte. Fino al giorno in cui arriva la notizia: collaborerà con la Marvel! La divisione inglese, che cerca autori per crescere, per affrancarsi dalla casa madre e proporre nuovi personaggi e storie, l’ha contattato e il suo nome è apparso sulle pagine del “Previews”, la bibbia del comicdom mainstream, ben prima di tanti altri strombazzati “esordi” cosmici. Il sogno di una vita che si avvera, la “gavetta che finisce per dare inizio al professionismo vero”…
Gli telefoni un pomeriggio e gli dici che avete deciso di dedicargli un’intervista esclusiva e la copertina del numero di “Elektra Magazine”, ormai diventata un’autorità in tema di comic books. Lui accetta. Vai a casa sua e lui che ti dice d’aver lasciato il “posto fisso” per tutta una serie di ragioni che è inutile stare a ricordare ma che i frequentatori di questo blog conoscono a memoria. Che adesso sarà tutto più difficile, ma non importa perché i sogni devono essere seguiti, sempre.
L’intervista è quella che trovate in queste pagine. La conducemmo io e Pino di Genua, editore e capo redattore di Flex ed Elektra. Divenne una pietra di paragone. Pino era il battistrada dell’Italian Invasion che in questi mesi pungola parecchi artisti nostrani, attirati oltreoceano dalla globalizzazione. Giova ricordare che all’epoca non esisteva Internet, non c’era Skype, il mondo non era connesso h24. La deficienza di memoria ha fatto sì che il suo esempio fosse dimenticato, gli artisti di oggi manco se la ricordano “Wild Angels”, manco ricordano gli albi di “ClanDestine” e “Fantastic Force” e così pure la critica, affetta da amnesia cronica. Un intero numero di una rivista dedicata ai giovani virgulti del fumetto italiano che hanno trovato “Lamerica”, a momenti manco lo nomina, come non fosse mai esistito…
Ma Pino c’è, esiste. Noi lo sappiamo bene. Io che l’ho ritrovato ho deciso di non mollarlo più.
Signori e signore, questo è Pino Rinaldi.
MARIO UCCELLA."
Ora qualcuno mi accuserà di auto celebrarmi, non lo so se è vero, "MACCHISSENEFREGA"! il pezzo di Mario mi ha talmente commosso, che io lo pubblico lo stesso. Grazie Mario.
Per onor di cronaca nella TORNADO PRESS collaboravano PINO DI GENUA(il fondatore) MARIO UCCELLA, DOMENICO CAMMAROTA ,DAVIDE OCCHICONE, RAFFAELE DE FALCO ed altre persone in gamba di cui io non ho avuto l'onore di conoscere.Grazie a tutti per la stima dimostratami.
ho quel numero e ho molti ricordi, poi io ho un debole per WILD ANGELS che hai disegnato credo l'ho consumato a guardarlo!
RispondiEliminaAvrei voluto aggiungere: "I sentieri poi si biforcano, ci si perde e si fanno scelte che ti portano lontano. Per anni non ne sai più nulla, eppure in fondo al tuo cuore lui è sempre là. Poco importa se "Wild Angels" poi per leggerlo devi attendere che esca in un'edizione che riporta la sua arte indietro, quando lavorava sotto padrone, e in bianco e nero. Poco importa. Ci sono le pagine di "Fantastic Force", da solo su "ClanDestine" o in coppia con Dante Bastianoni, altro "amerikano" della prima ora...
RispondiEliminaUna sorta di stupido pudore t’impedisce d’alzare il telefono per chiamarlo e chiedergli come vanno le cose, sinché un giorno in edicola guardi la copertina di “Lanciostory” e leggi il suo nome. Sfogli le pagine del giornale che ha riempito molti pomeriggi della tua adolescenza con i suoi personaggi e ritrovi il suo segno, ritrovi il tuo amico come se non vi foste mai lasciati. Perché non l’hai mai dimenticato, anche se adesso i fumetti non li leggi più e nemmeno ne scrivi".
Ma sarebbe stato decisamente troppo. :D
La Bella storia di una vecchia amicizia.quanto puo' fare un fumetto!!mi sono quasi emozionato.spero che adesso non vi Perdete piu' di vista
RispondiEliminaStupendo Wild Angels! bellissimo pezzo!
RispondiEliminaMolto bello il post di Uccella e, per la cronaca, ho la collezione completa di Elektra Magazine (numero zero incluso!). Cammarota e Uccella erano all'epoca i miei personali eroi e considerando che reputo i critici di fumetto italiani tra i peggiori al mondo non mi sembra cosa da poco! Praise the Org!
RispondiEliminalele
Grazie. E praise the Org anche a te, Lele!
EliminaElektra Magazine ERA Mario Uccella e Domenico Cammarota.
EliminaPoche storie.
Il resto era contorno. Quando c'era.
Giusto per mettere i puntini sulle "i"
Davide Occhicone
Io amo mettere i puntini anche sulle Y, ma qualcuno dice che sbaglio...Grazie Davide per essere intervenuto...quella cosa che tu sai la devo solo inchiostrare...
Eliminabene così, abbiamo tutto il tempo....
EliminaGrazie per la precisazione, Davide. Ma "Elektra" sei stato anche tu. L'intervista a Jim Shooter e il numero monografico dedicato alla Defiant, porta la tua firma. Dall'inizio alla fine. Giusto dare a Cesare quel che è di Cesare, ma non dimentichiamo Marc'Antonio...
Eliminafortuna (essere al posto giusto al momento giusto)
Eliminasenza di me elektra c'era e ci sarebbe stata
senza di voi no
mi sembra davvero corretto così
dav
Io non conosco bene la storia della prozine, ma se ha segnato nel suo piccolo qualcosa nel panorama fumettistico italiano degli anni novanta, senz'altro sarà stato per l'imput iniziale, ma senza la sinergia del gruppo, la spinta si sarebbe esaurita al primo dislivello...
EliminaHa segnato, Pino. Ha segnato. Ti basti sapere che quel libercolo racchiuso dalla tua prima "wraparound" cover degli X-Men, è stato il "libro di testo" più scopiazza.. ehm, "citato" da quelli venuti dopo di noi, anche se a me e a Mimmo non è stata riconosciuta una lira (dell'epoca) di diritti.
EliminaMa avete guadagnato tutta la mia stima...tranne per i capelli di PSYLOCKE...cosa c'è di più prezioso?...
EliminaA parte l'amicizia imperitura, non c'è nulla di più prezioso! E poi sfatiamolo 'sto mito dei capelli di Psylocke: io sono un "duro e puro", di quelli che non ammette mezze misure (e chi leggeva Elektra lo sa bene): o così o pomì... Se copertina doveva essere, aveva da essere "completa", capelli dei personaggi compresi. E la tua, una delle migliori cover degli X-Men che abbia mai visto, non poteva, non doveva essere "inficiata" da quell'errore nella colorazione! Ecco perché m'infervorai all'epoca. Quella copertina "doveva" essere perfetta, perché chi di dovere s'accorgesse di cosa aveva perso, che si rendesse conto a cosa rinunciava, che capisse l'enorme tesoro nascosto sotto il tuo segno, finalmente libero d'esprimersi senza catene.
EliminaE sai che ti dico? Psylocke sta meglio coi capelli castani. Mi sta pure più simpatica...
E No!...Dopo vent'anni di incubi continui, non puoi dirmi che ora preferisci PSYLOCKE coi capelli castani...dopo aver speso fortune in lezioni sul PHOTOSHOP, solo per imparare a correggere il colore dei capelli incriminati, tu mi confessi che coi capelli castani ti sta pure simpatica?!...Sei un CRIMINALE!
EliminaSon passati già vent'anni? Ammazza.
EliminaBe', dopo aver visto centinaia di scempi fatti con o senza photoshop, con i personaggi della Marvel (e pure della DC), e che continuano anche oggi, la tua era semplicemente una libera interpretazione del personaggio (nel tempo diventato sempre più una ninja cinese che nulla aveva a che fare con il personaggio originale, una top model inglese, ricordiamolo), molto più fedele di tante che si sono succedute nel tempo...
E' vero, lo confesso: sono colpevole. E criminale. Ma quella cover la sento un po' mia. E DOVEVA essere perfetta. Sarà stato il troppo amore per il disegnatore..
Carissimo Pino,
Eliminastamattina in modo casuale ho scoperto il tuo blog (l'ho letto su scuola di fumetto)e, pur non amando particolarmente le nuove forme di comunicazione, desideroso di mandarti un saluto, appena ho potuto mi sono fatto "un giro" e,per motivi ovvii di coinvolgimento personale, la prima cosa che sono andato a leggere è stato il riferimento alla Tornado Press!
..."mannaggia li piscitelli" (era l'esclamazione di una mia cara zia di Ferentino) ...quando ho letto lo scritto di Mario (anche lui come Mimmo e Pino da me persi di vista da anni e che abbraccio affettuosamente)che condivido e sottoscrivo nella sua totalità, mi si è stretto lo stomaco dall'emozione. In pochi istanti mi sono passate davanti agli occhi le immagini di momenti lontani nel tempo di quelli che sono stati i nostri incontri, le ore liete passate con te e di tutte le avventure che abbiamo passato, noi quattro "disgraziati": io, Pino, Mimmo e Mario che eravamo la Tornado press ( Davide è arrivato come collaboratore [novello Jimmy Olsen!] quando eravamo in giro da un bel pò e diventati una casa editrice a tutti gli effetti). Ho rivissuto alcuni di quei momenti passati su e giù per l'italia, pieni di entusiasmo e gioia, armati solo di una gran voglia di fare e di un amore infinito per i fumetti, un amore che tu e altri amici autori come te hanno saputo far crescere in noi durante quegli anni al punto da farci impegnare ben oltre le nostre forze per poter dare il nostro piccolo contributo a questo settore. Un contributo che, come dice Mario, ha segnato; in effetti è così senza ombra di dubbio, la Tornado Press ha dato una svolta e fatto scuola: Flex, Elektra Magazine, i volumi, le monografie, gli speciali, le pagine gialle... sono state idee che hanno precorso i tempi e fatto incassare molti soldi agli editori che, tempo dopo, hanno seguito le orme e attinto a tali tipologie d'iniziative editoriali. Noi tre/quattro con a capo il buon Pino Di Genua eravamo contenti di non rimetterci troppi soldi e appagati dalla soddisfazione di aver guadagnato e meritato la stima e l'amicizia sia dei lettori che degli addetti del settore.
Mario ha saputo esprimere, nei suoi scritti, con parole giuste e sincere i suoi sentimenti che sono anche i miei e penso di tutto il nostro gruppo nei tuoi confronti. Il mio è dunque un ringraziamento corale per quel che ci hai dato come autore e come persona ma anche un ringraziamento personale per quel che ho ricevuto da te fuori dall'ambito fumettistico, per cui, a distanza di circa 20 anni ti ringrazio ancora e ti sono debitore.
Nella speranza di non perderti per un altro ventennio!
un abbraccio e un saluto a tutta la famiglia
Raffaele De Falco
defalcor@alice.it
Ciao Raffaele, mi si accappona la pelle rileggerti e riuscendo a mia insaputa a riunire nel mio blog la "MITICA TORNADO PRESS". Avrai notato quanto spazio le sto dando...è per me come dite voi campani: "Nu piezze e'core!"
EliminaOra conosci la strada, e sei il benvenuto quando e quanto vuoi, libero di dire tutto quel che vuoi e portare la tua esperienza sul fumetto...all'appello manca PINO DI GENUA...spero che anche a lui arriva la luce che lo condurrà qui da noi...A presto. Pino.
"Ora qualcuno mi accuserà di auto celebrarmi, non lo so se è vero, "MACCHISSENEFREGA"! il pezzo di Mario mi ha talmente commosso, che io lo pubblico lo stesso. Grazie Mario."
RispondiEliminaAppunto, "MACCHISSENEFREGA"!!!
Pensa che c'è chi se la tira e non vale un c...o!
Autocelebrati che fai benissimo!^^
A proposito un DIECI e LODE per la tua risposta alla mia domanda sulla "LEGA". BRAVO!!!
Eliminahttp://www.youtube.com/watch?v=U9Kq95CQfF8
EliminaAHAHAHAH!!!^^
Stupendo pezzo, si.
RispondiEliminaPensandoci a freddo, Pino, credo di avere la maggior parte della tua produzione, in libreria. La cover che hai postato di Elektra Magazine, credo di averla in uno Star Magazine (c'era anche l'episodio). E Wild Angels è uno dei tuoi lavori che preferisco. A partire da quella stupenda copertina dell'edizione in bianco e nero della Panini.
Eh, si. Mi sa che mi manca solo il volume della prima serie di Willard the Witch. A questo punto è d'obbligo che io me lo procuri. A meno che non sia prevista una ristampa deluxe...
La versione DELUXE di Willard ancora non c'è, ma ci sto lavorando...Grazie della stima, Luigi.
Eliminaper Luigi come detto prima ho un debole per Wild Angels e quella copertina è magnifica quando penso Pino Rinaldi a me viene in mente quel disegno!!!!! io di certi fumetti ne compro due copie perchè una viene sempre distrutta da quante volte viene aperta! la mia ragazza mi prende in giro ma di wild angels ne ho 4 copie.
EliminaQuella copertina è dedicata a mio padre, quando morì stavo disegnando Clandestine e quella cover...Forse sarà per questo che ha una marcia in più!
EliminaSia chiaro che io ricordo tutto!
RispondiEliminaGrande Pino. E chi se lo scorda!
RispondiEliminaA saperlo disegnare per il comicdom americano era stato uno shock ai tempi per me che avrò avuto una decina d'anni!
Orgoglio Italiano!
Grazie Gabriele, sei troppo buono...ma ad essere sincero, non lo feci per "l'ORGOGLIO ITALIANO", ma per dimostrare che anche i sogni più assurdi ed irrealizzabili di un bambino, se lo si vuole veramente, si possono realizzare!Fui il primo in tutti i sensi...pagandolo caro...ma non me ne sono mai pentito!
RispondiEliminaChe bella storia...
RispondiEliminaQuale delle tante di questo post?...La dedica a mio padre?... Gli amici della Tornado Press?...Io che ho rappresentato per i ragazzi italiani la "NAZIONALE" che vince i mondiali?...Il fumetto di Wild Angels?...l'amico che ti ruba la scena per farti commuovere?...o che questo blog è un porto di mare?...
Elimina^^ Ci si sta proprio bene in questo porto!
EliminaGrazie...è il più bel complimento che in questo momento potrei ricevere...
EliminaSono contenta di essermi iscritta su DA e di aver Cry come compagno di bravate(due gruppi di scrittura in italiano su un circuito in lingua inglese prevalentemente di immagine) e aver così potuto chiacchierare con te.
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