giovedì 29 agosto 2013

1984-Disegnare pagine di prova e non farle vedere al supervisore.



















Era il 1984, non riuscivo a rientrare nel circuito professionistico del fumetto. L'Eura Editoriale si serviva solo del talento degli argentini che pagava un terzo rispetto agli italiani. La Rizzoli con l'amnistrazione controllata, la rivista di Pulejo "1984" chiusa per la morte prematura dell'editore.La Cenisio  vedendo il mio  disegno si rammaricava di non esserci conosciuti prima, mi avrebbe dato le copertine di SUPERMAN, BATMAN e TARZAN.
Il mio "OMEGA", costato un anno di lavoro, non lo voleva nessuno. Il sig. Glenat mi chiese di trovargli  un socio, e l'avrebbe pubblicato ... se lo avessi avuto, non mi sarei rivolto a lui.
Vivevo con altro, ma ogni tanto sentivo la mancanza del fumetto.  Mi sentivo un fallito.  Nei miei ritagli di tempo (la notte, togliendo al sonno) disegnai queste due pagine di prova su Mr.NO. Avevo incontrato un paio di volte LUIGI CORTEGGI (il direttore artistico della S.B.E. dell'epoca), facendogli vedere i miei disegni,  lui mi esortava a fare delle pagine di prova su Mr.NO, personaggio a corto di disegnatori. Le feci, ma una volta terminate non ebbi il coraggio di spedirle in redazione, temevo un rifiuto. All'ultimo momento decisi di partire per Bologna alla "Fiera internazione del libro per ragazzi".
Tentai ancora con Omega, e rimediai una agente portoghese con un nome che poi riutilizzai per un mio personaggio MARIA FATMA GUERRERO (non concludemmo mai nulla)... Ultima change la Daim-Press (il nome della Sergio Bonelli Editore all'epoca), arrivai mentre Decio Canzio il braccio destro di Bonelli se ne stava andando... Era ad almeno duecento metri da me, io lo chiamai, lui si voltò, ed alzai per far vedere (sempre da lontano) le pagine di Mr.No. Lui rispose di mettere nome e recapito e lasciarle agli adetti dello stand.Pensai: "Anche se non le ha viste è meglio di niente!". Mi avvicinai alle persone nello stand, ma loro fecero finta di non aver sentito, ignorandomi, continuarono a chiacchierare... aspettai, ma questi , quando mi decisi a dire qualcosa, mi risposero che era tardi e sarebbe stato  meglio spedire le due pagine in redazione... Tormnai a casa,  le misi in un cassetto , e non ci pensai più, fino a...
                                                                                ... to be continued...

9 commenti:

  1. Una curiosità: ma quando entrasti a far parte della SBE, non pensasti di portarle con te nella cartellina, per farle vedere, così tanto per fargli capire quanto tempo avessero perso nel farti entrare nel loro staff?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, me le ero scordate. Sclavi mi chiese di spedirgli qualcosa... io gli inviai delle pagine a matita.

      Elimina
    2. Qualcosa su DYD magari... giusto per rinfocolare un po' di polemiche.

      Elimina
    3. Dylan Dog l'ho visto nascere... e lessi in anteprima il primo numero .

      Elimina
  2. Le tavole di prova nello splendore della loro plastica bellezza sono la prova, a mio modesto e sindacabilissimo parere, che la chioma bicolore di Drake lo fa sembrare un atletico Donald Trump. Sia nella variante liscia di Ferri ( si vedano oltre cento covers ) sia nella variante riccioli- di- Norman- Osborn- che -cominciano- a -levitare di Diso sia nelle onde contenute di Rinaldi che sposa ( ricordiamoci che era l'anno di Orwell e Mister No usciva da nove anni ) lo chassis snello, l'ovale sano ed il naso leggermente a becco della variante Diso.
    Nella querelle su quanto il personaggio, fisicamente, debba a Paul Newman o a James Coburn io mi inserisco dicendo che il
    " mio " Mister No ideale è Peter Lafword negli anni in cui frequentava casa Kennedy ed era nel Rat Pack, ma pettinato come Macca al tempo di Ticket to Ride.
    Io adoro il fantafumetto e mi spiace di leggere che non si sia concretizzata la possibilità di vedere un Drake rinaldico ( che sarebbe stato apprezzato dai fans del pilota quanto Civitelli e Bianchini, i due disegnatori della serie caratterizzati da un tratto realistico e contrapposti alla stilizzazione di Diso e dei Di Vitto bros ), ma penso anche che se ci avessero lavorato Jose Munoz o almeno Gustavo Trigo ( Dyd , Nick Raider, Julia ) , Jerry avrebbe potuto portare il muso da pugile chic di Patrick O' Neal ( episodio di Colombo in cui l'assassino è un architetto, avvocato nel serial anni settanta Kazinsky ). Pazienza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, la tua filippica sembra come un complimento nei riguardi del mio disegno, ma non credo avrei potuto dare qualcosa di personale a Mr.No. Il primo commento che Sergio Bonelli espresse sui miei disegni era che lui non amava l'ironia e l'autoironia. Il mio Mr.No sarenne stato molto ironico.

      Elimina
  3. Poco fa ho letto nel blog di Patricia Mandanici una intervista allo sceneggiatore Alberto Ostini. Tra le altre cose , Ostini dice che Bonelli apprezzò una sua storia di Legs Weaver che parlava essenzialmente d'amore anche se il papà di Zagor e Mister No ammetteva di preferire vicende in cui un giagaro all'improvviso salta addosso al protagonista ( una variante del famoso consiglio di Chandler secondo cui quando uno scrittore hard boiled arriva ad un empasse è il caso di di infilare il colpo di scena di un tizio che irrompe, pistola alla mano, nell'ufficio del private eye e gli rifila un pugno sul naso ).
    SBE era cresciuto con i westerns e Stanlio & Ollio al cinema ed i pulps sulla carta ( pensa al tarzanide Zagor ed alla sua spalla che è un Paperino messicano ).
    Ironia ed autoironia sono arrivati dopo ( infatti Dyd è stato concepito da un autore di una generazione successiva ) e tollerati, probabilmemte, perchè servivano a stemperare lo splatter che era roba nuova in via Buonarroti. Naturalmente nessuno può saltare tanto in alto o di lato da atterrare tanto lontano da quanto lo ha formato - anche il mio King Kirby ha elaborato per decenni le storie narrate dai nonni e le risse tra baby gang a cui aveva preso parte - e SBE , se fosse ancora nella Realtà Prima, continuerebbe ad apprezzare più di qualsiasi altra cosa un tizio che fa la cosa giusta perchè sente sia la cosa giusta e affronta a viso scoperto una masnada di manigoldi.
    Diciamo che non avrebbe mai scritto di un giaguaro che salta da un albero ed artiglia il parrucchino di Mister No - chissà le facce dei lettori...

    RispondiElimina
  4. Mister No 2013 ? Un reduce dalle missioni internaz con egida ONU torna a casa e scopre che l'opinione pubblica è divisa sul sostegno ai militi all'estero. Crisi. Comincia a bere. Non trova lavoro. Litiga con la sua sposa che lo lascia per il ghost writer di un late show. Parte x il sudamerica come bodyguard di un ex broker che ha rubato i soldi dei suoi clienti e scappa dagli States dove ha evaso le tasse x centinaia di migliaia di dollari. A Manaus fa amicizia con un contractor tedesco che non può rientrare in Germania x aver freddato un trafficante di droga ben ammanicato con una lobby di Berlino. Ora Drake deve affrontare, volta x volta, ambigui agenti americani specializzati in wetworks, narcos che desiderano stecchire il suo pard Otto ed i fantasmi del suo passato. Miniserie di dodici. Ritmo serratissimo alla Richard Stark. B/n con griglia classica.

    RispondiElimina
  5. Mister No crepascolare ? Gerry Draghi è un presentatore televisivo di quiz show al suo crepuscolo che vivacchia con le televendite di pillole blu per maschietti al crepuscolo. La sua donna - una amazzone color cioccolato con i glutei di una puledra da Palio ed il muso di Maradona - lo lascia quando non è rinnovato il contratto per uno di quei programmi in cui ragazzotte in fiore e coperte di petali sorridono allo spettatore, continuamente. Notte da Innominato, ma senza la conversione in agguato come il giaguaro di Bonelli. Draghi si prepara un cocktail di pillole blu e non solo. Si addormenta pensando di lasciare la Realtà Prima e si sveglia deciso a partire per il Brasile. Trova lavoro come crooner nel pianobar di una nave da crociera. Il capataz , nel tentativo di inchinare la nave per salutare un suo vecchio amico che è guardiano di un faro, prende in pieno una formazione di scogli. Draghi naufraga sulla solita isola misteriosa abitata solo da amazzoni con la testa di Furia cavallo del West. Le guerriere cercano un re. Troppe pillole blu ?

    RispondiElimina