sabato 14 gennaio 2012

1979 -Gli Albori :Dr.MIRROR




















Era il 1979 ed ancora non avevo pubblicato un fumetto...tranne "STEVE BURTON" per il concorso del PAESE SERA... che andò come vi raccontai. All'epoca avevo una vita molto frenetica, lavoravo in uno studio commerciale in società con mio fratello maggiore , suonavo in un gruppo musicale , avevo aperto(sempre con mio fratello) uno studio di pubblicità che cominciava a darci i suoi frutti, e altre due o tre cosette...
CIPRIANI, giornalista del Paese Sera si ricordò di noi sia come "fumettari" che come pubblicitari, quando la BAUSCH & LOMB, la famosa casa produttrice degli occhiali "RAY BAN", volendo lanciare un nuovo tipo di lente a contatto la "SOFTLENS", aveva pensato al fumetto. La sfida era interessantissima, dovevo creare un super-eroe che mettendo agli occhi queste lenti a contatto acquistava dei super poteri... La presi come un segno del destino.Pensai alla storia e al tipo di poteri che potesse avere :sulla rifrazione della luce, illusione e qualche altra cosa del genere...preparai i bozzetti e coadiuvato alle chine da mio fratello RINO, preparammo tre pagine di prova. Non eravamo solo noi i candidati, ma anche qualcun altro,  il nostro progetto venne approvato.
Il nome fu cambiato dal mio "Dr.MIRROR" al loro "SOFTLENS", ora c'erano da preparare  10 pagine della storia pilota a colori...Mio fratello si sposò ad agosto e noi a settembre dovevamo consegnare il tutto...Non mi è mai capitato ne prima, neanche dopo, io quell'agosto presi l'influenza con febbre, nonostante tutto consegnammo puntuali il nostro primo fumetto pagato(ed anche caro per l'epoca £200.000 a pagina).La direzione generale della BAUSH & LOMB, cambiò i suoi piani e la campagna pubblicitaria venne spostata dall'ITALIA agli STATI UNITI...per incredibile, la mia prima storia a fumetti pagata venne pubblicata in  america... Non ne ho saputo più nulla...mi fecero vedere, senza darmele, alcune sue pubblicazioni, non mi restituirono gli originali, e della mia prima avventura americana mi rimasero l'emozione e le pagine di prova in bianco & nero... ma si era così giovani e pieni di speranza...

21 commenti:

  1. ah ah ah.. forte! un po' sciocchina la necessità, della storia, di dover inserire magari un elemento come le lenti a contatto (prodotto chiaramente commerciale) dalle quali nascono dei superpoteri, ma comunque forte l'idea del super poter di far vedere quello che si vuole!

    cavoli! 200 mila lire per p. __ bellissima esperienza!!!

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  2. Anche se appare come fumetto era un prodotto pubblicitario, tipo Braccio di Ferro e gli spinaci...ed i costi non erano da fumetto, ma da pubblicità, quasi dieci volte do più...

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  3. Ce l'hai il copyright? Lo si potrebbe riciclare come supereroe italiano... Nel costume somiglia un po' al Dr Spectrum dello Squadrone Supremo (che a sua volta è la versione Marvel del Lanterna Verde/Hal Jordan della Justice League)...

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  4. Sì, ìl copyright del personaggio è mio, la Bausch & Lomb li deteneva solo per la pubblicità e per dieci anni...ma se in Italia ci fosse un editore disposto a stampare un supereroe simile, perché non mi mi pubblicano quelli seri, fatti da me?

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  5. Discorso vecchio, amico mio. Ne abbiamo parlato per anni e niente si è mosso. Eppure in Italia ne sono stati creati per anni (e basta farsi un giro nel sito "International Superheroes" per rendersene conto: c'è persino Plutos, un simil-Batman creato da Gianluigi Bonelli). Ogni tanto mi diverto a crearne pure io, ma lasciano il tempo che trovano. Te lo ricordi? Dicevamo che doveva essere uno "fissato", ma poi ci sono gli editori italiani, il vero ostacolo. Ormai i supereroi non tirano più come nei Novanta e 'sta gente pensa solo al ritorno economico. E' la stessa cosa per me: non trovo un editore interessato ai miei libri, solo perché non sono chessò svedese (dovrei chiamarmi Birdaesson) o di altra etnìa e sono un esordiente...

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  6. eh, si si.. infatti non volevo contestare nulla.. capisco fosse una pubblicità..

    @Mario: beh prova no! Birdaesson potrebbe funzionare, chissà! :)

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  7. Lo so che non contestavi...ero io che chiarivo... ho sempre timore di non essere chiaro...Comunque il lavoro preparatorio sul personaggio fu notevole...oggi lo riprenderei solo come tematiche e senza lenti a contatto...ma il look proprio no...mi sembra uscito dal carnevale di RIO!

    @MARIO:
    Ci fu un periodo che GIOVANNI BOVINI voleva aprire una rivista curata da me di supereroi italiani...una specie di LANCIO-STORY dei supereroi (l'idea era mia)ci sarebbero stati oltre a personaggi fissi, anche "liberi"...stavo per contattarti...quando il solito uccello del malaugurio sussurrò all'orecchio di Giovanni :"Ma i supereroi in Italia non vendono!"...Io non ne sono convinto... anche l'horror non vendeva, ma guarda poi Dylan Dog!...Lo so che siamo in crisi, ma se ci fosse un editore tanto pazzo da rischiare io sarei ancora disponibile a riesumare l'idea...Si perdono soldi con idee tra virgolette sicure, perché non con dei supereroi?...FABRIZIO, tu non centri niente...conosciamo e apprezziamo molto il tuo lavoro..e non vorremmo entrare in competizione con un amico...

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  8. Se Bovini ci avesse creduto davvero, adesso sarebbe ancora nel business... Creare un'alternativa al prodotto "finito" americano è sempre stato un mio sogno. La "via italiana" al supereroe. Qualcosa di questo genere:
    https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1507758027485.76017.1640356639&type=3

    @ Pino: per strano che possa sembrare, credo che Mirror funzioni proprio con quel costume lì. Ne ho fatto uno schizzo "serio" e regge ancora...

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  9. Magari poterlo fare, comunque c'è Fabrizio DeFabritiis che ci prova(rischiando in prima persona), e secondo me riuscendoci abbastanza bene. Ciao ESPLOSIVO, se ci sei, batti un colpo...
    Bisognerebbe dargli una medaglia...dimostrazione che con la passione e la caparbietà si è premiati più di mille statistiche ISTAT.

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    1. Ciao Pino come stai? e un po' che non ci si sente.Volevo dire che anche io sono uno di quelli che storce il naso quando sente super eroi italiani.ma non ho mai criticato senza prima leggere!leggevo tutti i tipi di comics,poi mi capitava tra le mani un certo capitan italia,e altri che adesso non ricordo,....carini pero' niente di speciale.examen era molto bello invece non so chi se lo ricorda...sai a volte i disegni a volte le storie non andavano per niente.Detto questo non escluderei di provare a leggere qualcosa di nuovo.sono sempre stato attirato dai fumetti sconosciuti,quando andavo in fumetteria con mio cugino lui comprava l´uomo ragno (che allora andava forte)e io compravo starman o flash(che chiuse dopo 30 n. circa e ci rimasi male) con Waid che in quel periodo scriveva storie ottime,seguito da disegnatori talentuosi.
      Piccola parentesi per i bonelloidi ,fumetti come dick drago demon hunter e tanti altri che non cito, anche loro a volte scandalosi e pochi molto belli.

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  10. @GABRIELE:
    In parte hai ragione, la scuola italiana non decolla perchè non ci sono editori capaci disposti ad investire...Il caso di "EXAMEN", è un esperimento illustre(in cui partecipai anch'io con una serie di poster coloratemi da D.Fabbri) di Daniele Brolli. Daniele è un geniaccio non solo del fumetto, del giornalismo e dello scrivere in assoluto(figuratevi che il termine "CYBER-PUNK" fu coniato da lui),ma il suo genere è la fantascienza, il cyber-Punk, appunto, non il supereroistico...e la sua "ITALIA XXIII secolo", lasciò il tempo che trova...nonostante per me sia un esperimento interessante.
    I Bonelloidi di cui parli, furono fatti da semi -professionisti e dilettanti buttati allo sbaraglio da editori che non conoscevano il loro lavoro, e nemmeno il mercato... infatti dopo una manciata di numeri chiusero tutte le testate.
    Demon Hunter fu un caso sporadico... i primi numeri vendettero quanto un albo di Bonelli, e nemmeno gli stessi autori ne capirono il motivo...ma poi come un souflè, a cui si apre lo sportello del forno troppo presto, si sgonfiò.
    CAPITAN ITALIA di Valter Venturi, di cui gli disegnai una copertina, fu un tentativo interessante di autoproduzione. Valter ora disegna allegramente se non erro alla Bonelli.
    La storia di DAGON, la conosco meglio, io disegnavo le copertine: Lì hanno peccato la supervisione ed il budget economico non all'altezza. Non si poteva pretendere ad un disegnatore che percepiva una fame di curare oltre i disegni...per poter vivere, dovevano macinare parecchie tavole al giorno.Per assurdo, prendevo più io con una cover che loro con un albo.

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  11. Ciao Maestro,so che non c'entra nulla,ma volevo dire che non ritrovo più il tuo Wild Angels..e ciò non è bello ..:D

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  12. Dovrei metterti dietro alla lavagna...

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  13. Ah ecco cosa dovevo chiederti,i tuoi orari di lavoro quali sono??

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  14. Io lavoro dentro casa, perciò non stacco mai realmente...in pratica lavoro sempre...non ho orari...per esempio se esco per comprarmi qualcosa, e perdo un'ora, poi la recupero la sera...solo i giorni di malattia non si recuperano.Nemmeno in ferie stacco...se qualcuno scopre chi sono e mi chiede un disegno,che fai... glielo neghi(M'è successo parecchie volte!)? A parte che lo trovo anche divertente avere il contatto diretto coi lettori...La Mostra di FALCONARA la usavo come Ferie, unendo l'utile al dilettevole.

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  15. A me piaceva molto Fantastic Force... E secondo me, un gruppo del genere potrebbe reggere pure "all'italiana", mescolandolo chessò con "Infinity Inc." della DC Comics, ovvero figli e nipoti della Justice Society originale.
    Potrebbero essere i figli e i nipoti di Misterix, Mistero, Asso di Picche, Tanks l'uomo d'acciaio, Ciclone, Plutos, Roal (non sto scherzando: sono supereroi italiani creati tra l'inizio e la fine della seconda guerra mondiale)...

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  16. Li conosco, di sfuggita, ma li conosco...a parte l'editore, ci sarebbe il problema dei diritti...Io non amo riesumare vecchi personaggi, appartengono all'epoca in cui sono nati...ne creerei di nuovi, potrebbero invece essere inseriti in una rivista contenitore come quella accennata prima da me...

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  17. Era appunto quello che dicevo: partire da quel modello e creare dei personaggi nuovi, al passo con i tempi (Plutos è un simil-Batman con una maschera tipo cane, da qui il nome)...

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  18. @mario: forse ti sbagli, "Pluto" è un cane solo su Topolino ... magari Plutos si rifà a Plutone (Signore dell'Ade)

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  19. Caro "Anonimo", credo che Mario sappia benissimo chi fosse Pluto, o Ade ...credo la sua fosse una battuta ironica...sembra veramente ispirato a un cane, la maschera di quel personaggio.

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