Forse sono fuori
sincrono io, oppure non ho capito nulla della vita e del mio lavoro in
particolare.
Un mio collega più giovane mi rispondeva: “PERCHE' DEVO RINGRAZIARE UN
MIO LETTORE?... SE HO FATTO BENE IL MIO LAVORO, NON DEVO DIRE GRAZIE A NESSUNO!”
Per me il problema è capire con quale parametro si può giudicare se
un fumetto è fatto bene… Capirei se il discorso me lo facesse un idraulico… il
rubinetto sgocciola?...NO?!... Allora?...
Un “fumettaro” non dovrebbe offrire di più di anatomie
corrette, ombre ad hoc e storie coinvolgenti e non copiate?... Non dovrebbe
offrire anche delle emozioni?... e se un " Pinco Pallino" qualunque le percepisce nel
tuo lavoro permettendoti di continuare ad esercitarlo per anni, , non lo dovresti
ringraziare?...Dopotutto di “Fumettari” ce ne sono ad iosa, e mille altri
dietro alla porta aspettano di prendere il tuo posto…Per non essere sostituiti, non basta saper fare belle anatomie, panneggi, ombre e storie...
La carriera di un “fumettaro”
è formata da alti e bassi… momenti in cui tutti vorrebbero darti del lavoro,
anche super pagato ed altri in cui devi saltare i pasti, dove a volte (spesso)
la compagna della vita ti abbandona se non riesci a guadagnare regolarmente… momenti che
non sai dove sbattere la testa… poi un “coglione qualunque” di ammiratore ti
incontra lodando tutti i momenti belli che gli hai offerto coi tuoi fumetti… non
lo dovresti ringraziare?... Non dovresti ringraziare questo "stupido" che ha ridato senso alla tua vita, fino ad un attimo prima da fallito?...
Conoscere
alle Comicon ragazzini di 13/14 anni che ti prendono per modello in previsione
dei loro sogni futuri, non sono da ringraziare?...
Forse i miei colleghi più
giovani avranno ragione, ma non sanno cosa si perdono senza quel “GRAZIE”!
Sinceramente Vs. Pino Rinaldi…
Ah!... GRAZIE!
...to be continued...