“Allora mi dica… Willard the Witch quale genere tratta?...”
“Non lo so, non ci ho mai pensato…
tratta di tutto…”
“E’ realistico?”
“Non proprio, però…”
“Facciamola breve Rinaldi: a quale
film, telefilm o libro si ispira?...”
“ Non saprei, io scrivo a secondo di
quello che sento in giro, nei
telegiornali, e se quel che sento poi mi faccia
“girare”...!”
“Allora lei copia i telegiornali,
invece di citare la fiction?”
“Magari fossi capace a copiare dai
telegiornali… ambirei ispirarmi dalla realtà. Ho notato che nel fumetto ci sono
temi reali che nessuno vuole trattare…”
“E non si è dato una risposta?... Se
nessuno lo fa, significa che non vende!… Si vende solo riciclando quello che si presume possa
vendere … Citi, citi e citi, vedrà che il suo Willard avrà una serie regolare!”
“Ma io cito, solo che per me la
citazione non deve far parte della storia, ma un ammiccamento tra me e il
lettore, la quale non deve influire sul tessuto della trama!”
“RINALDI! Come può pretendere di
scrivere delle storie, se non conosce l’italiano? Il suo è un “OMAGGIO”, la
“CITAZIONE” è la genialità di copiare e farla franca, dopotutto il lettore di
fumetti è un lettore di serie “B”, ma che dico? … di serie “Z”, stupido ed
ignorante, pensi si è coniato un termine ad hoc: “NERD”. Il suo Willard è un
bovaro diventato bandito e poi ranger che uccide mille persone, senza sentirne
rimorso? E che degli indiani idioti lo ergono come loro capo... avendo sposato
una principessa indiana?...”
“NO!... Ma perché tra i pellerossa
c’erano dei titoli nobiliari?...”
“Cosa c’entra?!...E’ per fare colore
e sognare…Un indagatore dell’Incubo?”
“Sarebbe?”
“Uno che si fa tutti i film e romanzi
horror in circolazione (senza pagare diritti)!... Insomma, non mi faccia
l’ingenuo!”
“NO!”
“Un “GIACOBBO” dei poveri che per
riempire le lacune narrative si mette a parlare, parlare… e parlare?…”
“Nemmeno!”
“Nero?...Giallo?...Semi-giallo?...Rosa?...Fucsia?...Begiolino?...
Fantasy?...Scordavo, noi italiani non lo sappiamo fare!...Ci sono!
FANTASCIENZA! Lui è uno dei tanti cloni di Blade Runner, musone e con un
passato da dimenticare?…”
“E magari sprovvisto di lamette…
forse perché nel suo secolo ci saranno laser e nanotecnologie, ma non lamette
per la barba… Potrebbero essere geneticamente modificati da avere sempre la
barba lunga di tre giorni… No! No! No!... Il mio personaggio non è musone, anzi
è …ironico… e poi per fortuna non esiste
solo quella di fantascienza.”
“Non è un ranger, non è un indagatore
dell’occulto, non è un detective del mistero…Non è un musone del futuro… ma
allora, che cosa (in originale era: ”CAZZO”) è?”
“Un DISOCCUPATO!”
“Un disoccupato?!!?...Ma si rende
conto che in un periodo di crisi come questo, l’eroe non può essere un
disoccupato, ma un “VINCENTE”?”
“Ma è un disoccupato con poteri
magici, che non risolve comunque i suoi problemi!”
“Ma è pur sempre un disoccupato! Se
ne rende conto? A nessuno piacciono di questi tempi i disoccupati! Siamo in
crisi!”
“La crisi è economica, non
intellettuale…la gente in crisi, non manda in soffitta il cervello, vuole divertirsi,
ma anche pensare… e poi con chi meglio di un disoccupato può identificarsi?...
con un bovaro, diventato bandito per finire ranger?... un super eroe (anche perché tra gli ambientalisti e gli animalisti è difficile oggi trovare un ragno radioattivo che ti morda... magari per prendersi pure qualche brutta malattia)?... Uno
che lavora per i “cavalieri dell’apocalisse”?...Uno che ha tutti i giorni chi
gli paga la parcella per uccidere mostri, che quando spara agli zombies non
sbaglia mai un colpo…e per giunta si fa tutte le donne carine che incontra?...
Come se le donne non aspettassero altro… e non avessero una propria
personalità...mentre il personaggio tutta questa bellezza e carisma?… MA FATEMI
IL PIACERE (come direbbe il “PRINCIPE”)!
Per favore non parliamo delle spalle...Caliamo
un velo pietoso su di loro, grazie! Ma proprio su tutte da: Robin a Groucho...
inutili e fastidiose… e fanno solo pensare a male…
Io non ho grandi pretese, solo di
cominciare a parlare anche nel fumetto di argomenti avulsi… è troppo? Va bene,
argomenti mai trattati?… argomenti che
prendono alle viscere di chi legge e sa cosa sta leggendo. Non voglio essere
saccente, ma segnalare…Mi scusi se le ho fatto perdere del tempo, la mia di
merda , la getto con lo sciacquone del water, e poi non è nemmeno d’artista, ma
per sintonia di STRONZO.”
Più o meno
questi sono i discorsi che ho intrattenuto con il gotta dell’editoria del
fumetto italiano in occasione di Lucca
Comics &Games 2012.
Lo so che
con questo post farò nascere una montagna di polemiche e mi attirerò le
critiche feroci di chi non solo “CAPISCE
TUTTO”, ma reputa gli altri, senza sapere i fatti e retroscena dei “FALLITI… i soliti “SAVONAROLA
dei POVERI”…
Forse sarà
vero, ho “FALLITO”, ma almeno ci ho
provato, onestamente e senza santi in Paradiso, “leccaggi di culo” e “spalate di
merda” contro i miei colleghi…
A Lucca inaspettatamente ho ricevuto parecchie proposte
per trasformare i miei personaggi in cartonato , in un formato più consono alla
loro dignità visiva… anche richieste per il merchandising relativo (mi sembra assurdo avere il merchandising senza la serie regolare, come se prima si vendesse il pupazzo per poi trasmettere i cartoni)… Al momento
per l’AGENZIA-X e qualche altra cosetta, non ci sarebbero problemi, ma Willard secondo me si meriterebbe la
serie regolare, alla pari di tanti altri personaggi in circolazione sul suolo
italico.
La Light & Darkness publishing s.r.l. non risponde nè alle mie telefonate e nemmeno alle
e-mail che le invio… Mi risulta (da voci) che l’Agenzia-X abbia venduto bene (mi piacerebbe che lo avesse fatto veramente!), ma probabilmente non riuscirò a farmi pagare dall'editore.
Ho
consegnato il primo numero della serie regolare di Willard the Witch, ma non il
secondo. ALESSIO NOCERINO, il mio colorista di fiducia,
in quel periodo era negli States per il viaggio di nozze, perciò dovevo solo aspettare il suo ritorno per la
colorazione della cover e chiudere il numero. Non solo non verrà pagato lui, ma
nemmeno io… Il danno che ho subito, sia economico che di immagine è ingente…
purtroppo sono cose che nella editoria del fumetto (di tutto il mondo) succede,
chi dirà il contrario, o non capisce nulla di fumetto, oppure non mette mai il
naso fuori dal suo orticello, lavorando come se timbrasse il cartellino.
Ora però
devo riflettere e decidere cosa farò da grande…