venerdì 22 novembre 2013

Pino Rinaldi e il Dottor Strange: "Fallen Gods"

Tranne le due copertine inchiostrate da me, il resto sono matite.
                                                FALLEN GODS
                                        La graphic novel del Dr.Strange
BOBBIE CHASE l’editor senior Marvel con cui ero in contatto di lavoro nel 1996, mi aveva proposto  le matite di “STAR TREK Next  Generation” dietro segnalazione di PETER DAVID, il quale asseriva che io fossi  uno dei pochissimi in  Marvel  in grado di realizzare un fumetto di fantascienza credibile; non so da cosa fosse nata questa sua convinzione. Dal canto mio , dopo tanta fantascienza in attesa dei supereroi, non volevo  tornare indietro. Sinceramente i telefilm  di “NEXT GENERATION” non mi avevano mai esaltato, ma soprattutto  non volevo avere a che fare con foto e ritratti d’attori, rifiutai. Grave errore, mai rifiutare una proposta di lavoro Marvel, gli editors non lo gradiscono, ed io ero alla mia seconda esperienza: la prima con RALPH MACCHIO  e la miniserie sulla “VISIONE” dei Vendicatori, fui costretto, essendo già  impegnato col personaggio che avrei dovuto  creare per loro, sotto la divisione U.K: “MISFIT” ( ve ne ho già parlato in un vecchio post a lui dedicato ) Avranno pensato che fossi un pazzo a rifiutare una loro proposta a favore di una etichetta più piccola, ma avevo dato la mia parola, e quando lo faccio la rispetto sempre.
Chase un giorno mi chiese se avessi voluto mettere le mani sul DR.STRANGE, uno dei miei grandi miti. JEAN MARK DEMATTEIS aveva scritto una graphic novel  dal titolo : FALLEN GODS ( la caduta degli Dei).
Inutile dire che ero al settimo cielo: Un personaggio che amo, uno scrittore famoso  ed in gamba e finalmente una graphic novel tutta per me.
Doveva essere il restyling della nemesi del dottore, DORMAMMU. “EVVAI! “Dissi io ”pure un cattivo con le palle!”, ma leggendo il plot mi accorgevo  che il titolo era sbagliato, non caduta degli Dei, ma “L’ULTIMA CACCIA DI DORMAMMU”.
"Dormammu veniva sconfitto in una epica battaglia, perdendo tutti i poteri e rivelando il suo aspetto umano. Il dr.Strange  , dopo essere stato scaricato da Clea per un altro bamboccione, decide di portarsi sulla terra, a casa sua(?) “ l’ex terribile”.
 Dopo l’iniziale smarrimento, Dormy si adatta benissimo allo stadio umano, apprezzandone i piccoli vantaggi. Alla fine  trova il modo per riacquistare i poteri mistici, ma prima deve morire, per risorgere…  " Non vi dico il resto, ma è intuibile…
Il problema nasce quando lo scrittore pretende che il nuovo DORMAMMU si vesta come il DRACULA dandy del film di Francis Ford Coppola, uscito  in quel periodo. Tuba, marsina e occhialetti alla Lara Croft. Lo trovavo ridicolo, sinceramente non me la sentivo di rovinare un cattivo storico della Marvel,. Confidai le mie perplessità all’editor, Bobbie mi rispose di preparare  i model sia della versione di DeMatteis che della mia, poi avrebbe deciso lei. Alla fine scelse  la mia più dark-futuribile . J.M.DeMatteis non gradì.
La Marvel in quell’epoca passava uno dei momenti più difficili della sua storia, essendo in fallimento.
MARTIN GOODMAN, il fondatore l’aveva venduta per una cifra esorbitante alla REVLON nota casa produttrice di cosmetici, la quale per pagare gli stratosferici  interessi maturati sul prestito concessole dalle banche, manteneva sempre in rosso le casse della Marvel:  Si produceva tantissimo, spremendo come un limone la casa delle idee, solo per pagare la cattiva gestione amministratrice  dei nuovi proprietari(Questa fu la versione che mi venne sempre data, e a casa ho le lettere del curatore fallimentare).
Alla fine la  gloriosa Marvel comics venne smembrata dando personaggi agli studi di JIM LEE e ROB LIEFELD, tenendo per la casa madre solo il mondo degli X-MEN… Molti disegnatori vennero licenziati  e  per il dottore non fu più il tempo per pubblicare  la sua graphic novel…se ne sarebbe riparlato quando tutto tornava sotto ad un unico tetto.  Quando finalmente avvenne ,  io ero fuori dalla “casa delle idee” alle prese con miei personaggi  e il Dr.Strange aveva subito tante e tali modifiche da non essere più lo stesso della One-Shot.  
Un vero peccato per me: l’opera Marvel più sentita rimaneva inedita in un cassetto.

Sarebbe bello se la Panini chiedesse alla Marvel Enterteinment. di pubblicare “Fallen Gods” solo per l’Italia, come fece la Marvel Italiacon Wild Angels, ma  dopo tutti questi anni non ci spero più…

                                                                             ... to be continued...

13 commenti:

  1. Non credevo che il tuo stile muscoloso si sarebbe adattato bene al Dottor Strange, e invece sono venute fuori delle tavole belle psichedeliche.
    Spero che la Marvel ti abbia pagato lo stesso anche se poi non fu pubblicato nulla.

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    1. La Marvel mi pagò tutto, non fu colpa mia se poi il progetto venne bloccato. Il mio stile "MUSCOLOSO"? Non ti sei accorto che io adatto il mio stile al testo da rappresentare?... Su Willard i muscoli?... Dopo anni ho imparato ad usare i miei assi, quando occorrono...

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  2. Non sarà un culturista ma pure Willard è ben messo in quanto a muscoli!
    Tra l'altro mi sembra che in queste tavole ci sia già un pochino di Willard, forse solo come atmosfera e per alcune soluzioni grafiche. L'ultima tavola che hai postato è un po' un omaggio a De Luca?

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  3. DeLuca per me è il genio assoluto. Qui a differenza sua non c'è il frammentamento del movimento, ma della pagina. Comunque derivante dalla sua lezione.

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  4. Tanti pensano che l'inchiostrazione sia di minore importanza. Ma su tavole piene di particolari come le tue, la cosa non sarebbe proprio alla portata del primo che passa, perchè bisogna avere la capacità di rendere tutto evidente e leggibile.
    Marco

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    1. Infatti! Ho notato che gli inchiostratori americani preoccupati a rispettare le mie matite dettagliate, perdano in freschezza di tratto.

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    2. Ogni tanto, ma solo ogni tanto, capita di vedere che le tue inchiostrazioni sulle tue matite nel caso di tavole "strapiene e stradinamiche", creano un effetto di lenta leggibilità, a mio parere. Idem per quanto riguarda Sal Velluto. Però è anche interessante come effetto. Ma è voluto o casuale?
      Marco

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    3. Io sono dell'avviso che un mio fumetto non debba essere visto e letto una sola volta, ma che ad ogni nuova visita si debbano scoprire particolari che impreziosiscono la storia.... Ti assicuro che è un lavoro faticosissimo, convinto che il tempo mi darà ragione, come per tutto il resto.

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  5. Ma quando fai le matite, indichi anche la larghezza del segno di inchiostrazione,oppure chi inchiostra ha una certa libertà? E quando invece inchiostri te, le matite sono ugualmente definite o col pennello vai un po' a istinto?
    Marco

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    1. Tranne le copertine e l'ultima pagina, le altre sono scansioni delle mie matite. Osserva bene il nero. Invece quando inchiostro io non ci sono ombre e rifiniture, per avere la pagina più pulita possibile.

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  6. Dormammu è un cattivone affascinante. E' il sovrano assoluto di una dimensione alternativa, di fatto un dio ed esiste in quanto i suoi fedeli credono in lui - concetto se non ricordo male affrontato negli anni settanta da Englehart al tempo in cui le matite del dottore erano di Rudy Nebres o forse nel secondo periodo Colan. Astraendo, nella ns realtà, Dormammu " potrebbe " essere reale perchè il suo nemico crede sia reale. Naturalmente oggi una storia in cui " l'eroe " è picchiato nella zucca e dialoga con il suo avversario che esiste solo nella sua zucca è roba cotta e mangiata ( Sentry di Paul Jenkins/AAVV e Moon Knight nella serie del 2006 per i testi di Huston e Benson e le matite di Finch e Texeira ), ma negli anni novanta sarebbe stato interessante. Oggi è John Marc De Matteis , ma anche al tempo in cui era Jean Marc ( cambia nome come Prince ? mah ) , se fossi stato al suo posto, avrei scritto dei discepoli di Dormammu che smettono di credere in lui ergo il dio scompare e scompare con lui la dimensione di cui, in fondo , era il + fervente sostenitore ( a True Believer, direbbe Stan Lee ). Considerato che il nulla non è - non è quantificabile ontologicamente se non come cosa che è il nulla - sopravvive una porzione infinitesimale del credo di Dormammu, una di quelle cose che possono danzare sulla capocchia di uno spillo con gli angeli non mutanti. Strange la tiene in una soglia multidimensionale nel suo Sancta Santorum, ma è un tragico error, come direbbe Elio delle Storie Tese, perchè il frammento è psicoattivo e si espande in sincrono con il battito del cuore innamorato di Clea per un altro ceffo, meno mistico di Stephen, ma più sensibile alla sua bellezza extradimensionale. Steve non la prende benissimo - solo nella caratterizzazione di Ditko pareva aver i cornini - ed atomizza ceffo e frammento dimenticando che Clea da lì era arrivata. Troppo tardi pentito, si lobotomizza magicamente per dimenticare chi è e cosa ha fatto. Comincia a bere e perde il controllo di un'auto. L'incidente lo priva della sensibilità nelle mani. Sente parlare di un certo Antico. Parte alla sua ricerca...

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