venerdì 24 febbraio 2012

FALCONARA M.ma- IX Mostra Mercato del Fumetto 1992












Il 1991 fu un grande anno per me...nacque mia figlia FRANCESCA, conobbi personalmente SERGIO BONELLI e colui che poi divenne il mio più grande amico e compagno di giochi  nel campo del fumetto :SPIRI al secolo FRANCO SPIRITELLI.
Era marzo/aprile di quell'anno, quando alla Fiera del Libro di Bologna, in un momento di stanca MAURO MARCHESELLI (ora direttore editoriale della S.B.E.) mi presento il MITICO "SPIRI", nume tutelare della rivista specializzata "FUMO DI CHINA" e uno dei padri(se non il padre e la madre) e fondatori della stessa.. Gli chiesi se potesse dedicarmi una mezzora, lui acconsentì,  parcheggiai mia moglie col pancione in albergo, presi il "MITICO PORTFOLIO", ed in un bar glielo feci vedere... Ad agosto fui invitato alla mia prima Falconara, di cui Spiri è l'organizzatore artistico,  mia moglie non potette seguirmi avendo da poco messo alla luce nostra figlia. Anche se già militavo nel campo da undici anni, non avevo mai disegnato in pubblico...ero sempre riuscito a glissare, ma non per spocchia, solo per semplice "FIFA BLU!". Il Clou di Falconara è il sabato, io rimasi rinchiuso in camera d'albergo tutto il giorno, uscii verso le19 credendo di averla fatta franca...non c'era nessuno...tirai un sospiro di sollievo...Franco mi chiese dove ero stato...e mentre cercavo una scusa, un ragazzino occhialuto e brufoloso, con un foglio in mano mi chiese :"Lei è Pino Rinaldi?...Me lo farebbe un disegno?"..."Non ho il pennarello!" risposi madido di sudore,"NO PROBLEM!" disse SPIRI "CE L'HO IO!" Furono i tre minuti più lunghi della mia vita, non ricordo cosa disegnai, la gola mi si seccò, la vista  si annebbiò, le mani  sudarono...terrorizzato consegnai il disegno al committente e questo con un sorriso a 128 denti esclamò "MA E' BELLISSIMO!!!!"...non ci crederete, ma il ragazzino occhialuto e brufoloso divenne bellissimo ai miei occhi...Oramai sicuro di me ripresi a chiacchierare con Zio Franco (come lo chiama mia figlia), e per fare il figo me ne uscii" Peccato c'era solo quel ragazzino a chiedermi il disegno, altrimenti ne avrei fatto volentieri altri!" e Spiri mi indicò dietro alle mie spalle...C'era una fila interminabile di ragazzini occhialuti e brufolosi...si erano clonati...continuai a disegnare fino alle due del mattino...solo perché il gestore della pizzeria dove ero asserragliato minacciò di chiamare la polizia...doveva chiudere all'una... Può sembrare una macchietta, ma è tutto vero!
L'anno dopo nel 1992, mi toccò l'onore del poster e della copertina del catalogo ,il quale ben presto divenne il più famoso dei miei disegni sulla Bonelli, tanto da ricevere i  complimenti da Bonelli in persona, le quotazioni del poster ora hanno raggiunto cifre da capogiro. Quell'anno grazie alla mia complicità ci furono con me a combattere la folla di fans, anche GERMANO BONAZZI e NICOLA MARI...Ci sentimmo i tre moschettieri, con Spiri come D'Artagnan...      ...to be continued...

83 commenti:

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    1. Io allora non la pensavo così, ero veramente e letteralmente "TERRORIZZATO"! e devo ringraziare quel ragazzino occhialuto e brufoloso d'avermi sbloccato! Da quell'esperienza, quando c'è da disegnare ai fans, non mi risparmio.

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    2. allora ti dico che forse non avevo gli occhiali, ma qualche brufolo si, perchè in alcune di quelle file ci sono stato anche io, tant'è che ho due tuoi disegni con dedica a casa, un natan never e un personaggio marvel che non ricordo proprio chi fosse :)
      il nat never ce l'ho sempre avuto appeso nella mia cameretta, almeno fino a quando ho avuto una cameretta ;)

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  2. che fans fortunati!! il racconto è veramente bello! :°)

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    1. Ogni volta che un fan mi chiede un disegno, io mi reputo fortunato, ho modo di conoscere e ringraziare chi da trent'anni mi permette di continuare ad essere un bambino e per giunta pagato! NON SO SE E' POCO!!!!!!

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  3. è bello leggere questi tuoi racconti! è una bella esperienza quella che racconti! anche io sono stato una "vittima" di una coda per avere un tuo fumetto dove eri presente e firmavi! allora mi vedevi occhialuto e brufoloso!
    il poster è bellissimo! poi SIGMUND con la tuta mi fa impazzire!!!!

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    1. Di quei segnalibri esistevano anche la versione a colori(a me sono rimaste solo delle fotocopie al laser), vennero date a un noto editore e collezionista, ora passato a miglior vita, che le avrebbe dovute stampare...sparono misteriosamente...se qualcuno le dovesse vedere ... acquistare, oppure vendere... sappia che è merce rubata...e il legittimo proprietario sono e rimango io.

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  4. "Furono i tre minuti più lunghi della mia vita, non ricordo cosa disegnai, la gola mi si seccò, la vista si annebbiò, le mani sudarono...terrorizzato consegnai il disegno al committente..."

    Questo mi consola, quindi non sono l'unico a maledire quando mi tocca disegnare in pubblico!^^

    La cosa brutta per me è che alle fiere non sono "ospitato" e quindi, semplicemente, più disegno-più vendo!

    P.s.: Davvero un divertente aneddoto!!^^

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    1. Ma da allora mi sbloccai a tal punto, che i miei colleghi evitano di venire a pranzo o a cena con me, sanno che io non dico mai di no a chi mi chiede i disegni...altrimenti sarebbero costretti a disegnare anche loro...io continuo fino a quando qualcuno con una mitragliatrice non stermini tutti i fans... Spesso in passato piccoli editori miei amici mi chiedevano di disegnare ai loro stands, accettavo anche non conoscendo i loro personaggi...io non dico mai di no...una volta qualcuno mi definì una "PROSTITUTA", usando un termine più pesante...

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    2. Sempre meglio di quelli che dicono di no oppure firmano cartoline con i personaggi e ci mettono solo la firma. A me invece, da sconosciuto quale sono e rimango, è capitato di fare uno schizzo per un bambino che s'era fermato davanti allo stand della "Tornado Press" e mi aveva visto ingannare il tempo disegnando. Chissà, dovessi diventare famoso, un giorno quel bambino (adesso sarà adulto, immagino) si ritroverà un patrimonio in mano senza saperlo...

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    3. @ Mario Uccella:
      Purtroppo non valgono così tanto gli schizzi fatti da un disegnatore, seppur famoso... a meno che tu non faccia di nome "Picasso"!^^

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    4. Nel mio caso si tratterebbe comunque di una "imitasion de Picasso" (citaz.)

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  5. Quel poster con i personaggi della Bonelli lo ricordo benissimo. E' uno dei visual più affascinanti utilizzati dalla casa editrice. Un'idea stupenda.

    E avrei proprio voluto vedervi allo stesso tavolo, tu, Bonazzi e Mari :) Per Mari, poi, nutrivo un vero e proprio fanatismo, all'epoca.

    Che dispiacere al cuore non vederti più all'opera su certi personaggi, Pino. Davvero un grande, grande peccato. Ma ti si seguirà con piacere, ovunque ti conducano carta e matita.

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    1. Quella volta venimmo letteralmente presi d'assedio dai ragazzini occhialuti e brufolosi, che si erano intanto clonati in modo esponenziale, tanto che l'organizzazione, essendo una bella giornata fu costretta a mettere i nostri tavoli nella piazza...fu talmente gremita che dovette intervenire la polizia...all'epoca eravamo tre nomi non da poco per il panorama italiano.
      Per quanto riguarda il non lavorare su quei personaggi, tu sei stato testimone: che secondo il loro punto di vista, se un disegnatore ha intenzione di esprimersi "artisticamente" o essere parte della creazione dell'opera è meglio che trasmighi verso altri lidi...io purtroppo faccio fumetto e non vendo ortaggi...perciò...

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    2. Il mio grande hobby è la cucina e l'idea di quel poster mi venne mentre preparavo la cena...Ho sempre spiegato, che quando disegno una cover o un poster, prima di prendere la matita in mano devo avere l'idea...in quel caso l'idea tardava a venire...un lampo di genio e... andammo a mangiare in trattoria...la cena si era bruciata.

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    3. @ LUIGI BICCO:
      "Quel poster con i personaggi della Bonelli lo ricordo benissimo. E' uno dei visual più affascinanti utilizzati dalla casa editrice. Un'idea stupenda."

      Idea geniale, direi io!
      E se si pensa che in pratica riassume anche la classica "gabbia bonelliana", risulta ancora più geniale!

      E se penso che Pino probabilmente odia quella gabbia a 6 vignette, quell'illustrazione mi strappa anche un sorriso!^^

      Oggi, un'illustrazione del genere sarebbe limitativa, vista la quantità di personaggi edita dalla Bonelli, e bisognerebbe pensarla in altro modo.

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  6. ci sono quelli Che per farti prima un disegno(o meglio schizzo)ti dicono Che prima devi comprare l'albo altrimenti niente.mi puo' piacere il tipo di disegno,ma non per forza devo comprare un fumetto Che non mi attira propio,sto parlando di persone abbastanza in voga negli ultimi anni.se volevo il fumetto me ne andavo in edicola

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    1. Nelle fiere estere, paghi per il disegno, spesso gli artisti si pagano albergo, viaggio, hotel, cibo....ed è l'unica maniera di ritornare delle spese. Se non paghi per il disegno devi almeno comperare qualcosa...e nel mio caso faccio solo disegni gratis nell'albo che si compera...chi vuole un disegno su foglio o su un album, lo paga. Io parlo dell'estero, Belgio, Olanda...

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    2. Negli U.S.A. paghi anche l'autografo...Io non mi sono mai fatto pagare per i disegnini, nemmeno in terra loro, ne rimasero scandalizzati...a parte il fatto che quei disegni non sono all'altezza, è il mio modo di ringraziare il pubblico di comprare il mio lavoro...e spesso è successo di acquisire in questo modo nuovi lettori...per uno come me che vive solo di fumetto, e non si sente un "ELETTO"...non è male!
      Diverso il discorso pubblicitario della vendita dell'albo, su quello la penso come te...Comunque non demonizzo chi si fa pagare, io semplicemente non amo farlo...

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    3. allora io che ho avuto modo di frequentare per qualche tempo Renzo Calegari un disegnatore che amo moltissimo e non ho mai avuto il coraggio di chiederle un disegno.
      Renzo è una persona gentilissima e ho grande stima per lui sia come artista che come persona! un giorno sono stato anche nel suo studio ha preso un foglietto e mi ha fatto vedere come si disegnava una vignetta, quando sono arriavato a casa ho girato quel foglietto e dietro c'era una sua bozza per una pagina be ho avuto una piacevole sorpresa ancora adesso tengo quel foglietto incorniciato!

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    4. Io parlavo solo di fumettisti famosi dove la trasferta /alloggio e' pagata piu' le tavole che vendono.
      Discorso diverso per altri anonimi o poco Conosciuti in quel caso lo trovo Gusto,devono campare.
      qui in germania quando disegni in fiera le persone vengono da Te, e ti chiedono loro stessi se possono lasciarti 10 0 20 Euro per un tuo disegno

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    5. X Ste, essendo di Lavagna e avendo fato la scuola Chiavarese del Fumetto, conosco anch'io Renzo, e ho avuto la fortuna di conoscere Galep, che mi regalò alcuni suoi schizzi di copertina e un mio autoritratto :)
      X Gabriele, gli americani anche se sono spesati si fanno pagare sempre:) poi si trova gente come Bisley e Fabry (inglesi)che ti fanno disegni gratis:)
      X Pino, nelle mie copie di Bullet lascio una pagina bianca, così se uno vuole un disegno gratis lo faccio lì, e autoproducendomi è importante per me vendere copie del mio fumetto :)

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    6. Lo so e credo di averlo detto, che trovo giusto il disegno per la vendita della copia, soprattutto per chi come te, autoproducendosi non ha le spalle coperte. Non ho nulla contro chi fa pagare i disegnini, ma non desidero essere obbligato nel doverlo fare io, come molti colleghi vorrebbero.
      Gli americani non solo si fanno pagare il disegno, ma esso è per giunta ricalcato con carta molto fine su di un disegno preesistente...io questo non lo sopporto e per me è una "TRUFFA"!

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    7. per Mauro ma dai anche io ho fatto la stessa scuola!! io Galep non l'ho conosciuto. sei stato fortunato!

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    8. Ognuno puo' fare come vuole,ma io non farei mai come alcuni "famosi".
      Un "in bocca Al lupo" per Mauro

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    9. X Pino! davvero? a riguardo quelli che ricalcano....questa è una cosa per niente corretta!

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    10. Purtroppo s'! Li ho visti io, e venni esortato a seguirne l'esempio...

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    1. e tu mi dai 100 o 200 EURO, o preferisci pagare in EURI?... per 500 vestita di solo vento...per 1000 la radiografia...

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  8. Non ero a quella fiera a Falconara, ma sono stato tante volte in fila (senza occhiali ma con qualche brufolo sicuramente!) ad aspettare un tuo disegno e posso essere testimone di come tu sia uno di quei pochi che non dice mai di no e disegna per i fans finchè non ti cacciano o per la chiusura della fiera!
    Questi http://www.comicartfans.com/GalleryDetailSearch.asp?Artist=Pino+Rinaldi&GCat=38617 sono sono alcuni degli splendidi disegni che mi hai regalato in tanti anni di code agli stand; l'unica volta che non hai potuto accontentarmi, come ho già avuto modo di raccontare qui sul tuo blog, hai invitato me e mio fratello a venirti a trovare alla scuola internazionale e tra una chiacchiera e l'altra partoristi questo... http://www.comicartfans.com/GalleryPiece.asp?Piece=615106&GSub=105776
    Questo post è un'occasione per ringraziarti ancora per la tua disponibilità!

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    1. ciao pensa che io sono stato propio in questi giorni a visitare la tua galleria. ho visto i disegni e sono fantastici! ho invidia in particolare per quello di ClanDestine be complimenti è trooooopooo bello!

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  9. Una bellissima testimonianza (rendi assai bene il terrore di trovarti davanti a torme di occhialuti brufolosi!) e un ulteriore tassello che va a unirsi agli altri commenti sulle "dedicaces", croce e delizia dei fumettisti. Non avrei mai detto che tu fossi così timido.

    @ Fumettista Esplosivo: alcune dedicaces in Francia raggiungono quotazioni altissime, ma ovviamente dipende dal nome del disegnatore. Per questo alcuni sono restii a farle visto che poi se le ritrovano rivendute per un bel po' di soldi!

    @ Fumettista Esplosivo II: tu "disegni in pubblico"? A Lucca mi hai sempre fatto delle "colorazioni" su disegni (originali, non stampe) che avevi già pronti. Probabilmente i disegni li avevi fatti poco prima ma in questo caso si sente meno l'ansia da prestazione, dai!

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    1. Ciao Luca, è sempre un piacere chiacchierare con te,vent'anni fa ero abbastanza simile a Willard, più che timido "INSICURO", temevo di deludere il richiedente...credevo di non essere all'altezza.
      Hai messo il dito sulla piaga: io non tollero nel modo più assoluto e categorico, che vengano messi in vendita i disegni regalati ai un fans. Infatti ora sotto la firma scrivo sempre :"NON IN VENDITA!"
      Eppoi non capisco come fa uno che si chiama LUIGI comprarsi qualcosa dedicato a DAVIDE?!...

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    2. Annosa questione, probabilmente saprai delle polemiche accesissime al riguardo che ci sono state (e penso ci siano tuttora) in Francia. Negli States il disegnatore si fa pagare dal "beneficiato" e la cosa si risolve così.
      Il problema sta tutto nella definizione di "fans": credo che ogni disegnatore sappia ormai sgamare il vero appassionato che segue il suo autore preferito (o che lo scopre proprio grazie al "disegnino", vedi me con Giorgio Santucci) dal becero "chasseur de dedicaces" che vuole solo completare una collezione o, peggio, specularci sopra.
      Moltissimi tra i disegnatori più affermati ormai non fanno più disegni su fogli sfusi ma solo sul volume che gli acquisti (che poi è quello per cui sono nate le dedicaces), stando bene attenti di farli su una parte che presenti dei dati di gerenza ben visibili in modo che un eventuale furbastro che voglia smembrare il volume per vendere quella pagina col disegno sia subito riconoscibile.
      Purtroppo anche la tua scritta "non in vendita!" non credo che aiuti molto un malintenzionato che la può tagliare, asportare, cancellare, ecc. come avviene per le dediche personalizzate che puoi vedere in giro per internet. E se a un potenziale acquirente piace veramente tanto quel disegno "vietato" lo pagherà comunque scritta o non scritta!
      Ma l'argomento è molto, molto complesso: roba da scriverci sopra un saggio (in parte la rivista francese Bodoi lo aveva fatto con uno speciale).

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    3. "A Lucca mi hai sempre fatto delle "colorazioni" su disegni (originali, non stampe) che avevi già pronti. Probabilmente i disegni li avevi fatti poco prima ma in questo caso si sente meno l'ansia da prestazione, dai!"

      Quella volta sì, quest'anno invece ho disegnato per tutti i 5 giorni.
      Più che altro, io più disegno e più vendo e più vendo più recupero i soldi investiti!
      E' brutto da dire, ma non ho la possibilità di prendermela sempre "con calma"!^^

      Non sapevo che gli schizzi dei disegnatori valessero così tanto... beh, dipende sempre dal nome in effetti!^^

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    4. Ti lascio immaginare la cifra raggiunta da un acquerello fatto da Hergé (che si concedeva poco o nulla) per un concessionario che gli aveva procurato una Porsche prima del tempo...
      Schizzetti rapidi di Pratt e Goscinny, poi, hanno raggiunto delle quotazioni che lo stesso Goscinny trova assurde.
      Fare i "disegnini" per vendere è una cosa legittima e ormai consolidata da anni e anni, non ci trovo nulla di riprovevole. Anzi, magari proprio perchè vuoi farti fare un disegnino da un autore che prima non conoscevi e devi giustamente comprargli qualcosa scopri dei bei fumetti che prima non conoscevi.

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    5. "Anzi, magari proprio perchè vuoi farti fare un disegnino da un autore che prima non conoscevi e devi giustamente comprargli qualcosa scopri dei bei fumetti che prima non conoscevi..."


      Vero!^^

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    6. @LUCA:
      Anch'io non trovo riprovevole vendere disegnini ai fans, ma deve essere una libera scelta individuale, non un obbligo, come molti miei colleghi vorrebbero far diventare.
      Un povero appassionato spende per raggiungere la città in cui "io" partecipo alla Mostra Mercato, paga vitto e alloggio, biglietto d'entrata, compra qualche albo, poster o portfolio che si è perso di me, pazienta in piedi in una fila chilometrica per avere un disegnino, che potrei anche non fargli...e poi gli chiedo anche il conto?...Io come PINO RINALDI, nel rispetto di quella persona( Che comprando il mio lavoro, mi permette di vivere ), non me la sento.
      Nel 75% delle mostre in cui sono intervenuto: viaggio, vitto e alloggio me lo sono pagato da solo, in quelli in cui ero invitato, non ho mai accettato il gettone di presenza...Se un disegnatore si reca in una manifestazione lo fa per prendere contatti con eventuali editori e pubblicizzarsi, di solito la pubblicità si paga, non si viene pagati...

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    7. Discorso complesso...può essere che alla fiera a cui si partecipa non ci siano editori, e tra spese dello stand, vitto, alloggio e viaggio ci si rimette un mucchio di soldi....e autoproducendosi, per continuare ad andare avanti si ha bisogno di un ritorno economico, per produrre nuovi albi.

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    8. Ahimè, Pino, mi sono spiegato male. Intendevo fare disegnini per vendere non gli sketch stessi ma i volumi degli autori. Se dovessimo pagare anche gli scarabocchi fatti in fretta sarebbe la fine!
      Però negli States lo fanno...

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    9. Mi sembrava strano, detto da una persona come te!
      Mentre noi europei come giustificazione dei nostri errori abbiamo gli "IDEALI". Negli States hanno il "DENARO"...loro per il "DOLLARO" giustificano tutto...
      Credevo fossero forzature da film, frequentandoli mi sono accorto del contrario, anzi nei film la tendenza viene mitigata.

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  10. Davvero un bel racconto Pino.
    A proposito della paura di vedere messo in vendita lo sketch regalato, ricordo la fatica (e un pò l'imbarazzo) nel convincere Eleuteri Serpieri a farmene uno. Aveva la tua stessa paura proprio perchè in passato era rimasto scottato.
    Alla fine lo convinsi e mi disegnò direttamente a pennarello un indiano iper dettagliato senza il minimo errore o esitazione. E' da anni appeso in camera a fianco di diversi altri schizzi, tra i quali quello di un Diabolik con Eva realizzato da un simpaticissimo (e disponibile all'inverosimile) Palumbo.
    Spesso si sopportano lunghe attese in piedi per un piccolo disegno, quindi il racconto della tua dedizione ai fans non può che fare piacere.

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    1. Paolo Eleuteri Serpieri cominciò ad insegnare nel mio liceo artistico, quando io frequentavo l'ultimo anno...I miei amici corsero da me gridando" Pino, veni, vieni c'è un professore che disegna fumetti come te!" Lo andai a trovare, e partirono le prime scintille...io amavo Garcia Seijas, lui Luis Garcia, io la scuola americana e lui(non ammettendolo) quella argentina...ebbi il primo Lancio-story in mano e scoprii che aveva disegnato una sola storia...ci incontrammo anni dopo e fummo costretti a sopportarci : all'epoca mia moglie e la compagna divennero buone amiche...

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    2. Ma perchè quando ho iniziato a far fumetti non ho mai incontrato nessun disegnatore?!!
      Gli unici conosciuti alle fiere abitavano ad anni luce da me!

      Oh, ho sempre fatto da solo e con pochi consigli!

      Ora ti invidio per una cosa in più!

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    3. Tieniti sempre alla larga dai disegnatori nelle fiere,sono sempre pieni di cattivi consigli :D

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    4. Se non mi sbaglio ci siamo conosciuti nelle fiere...e se non sbaglio ti ho dato tanti consigli?!...

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  11. @ DUCAB:
    Tanto ormai non chiedo consigli a nessuno.
    Faccio le mie cose e le vendo, punto!^^

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  12. Si,ho visto su fb qualcosa..Ma sono serie o miniserie?

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    1. Sia serie che miniserie... e qualche Graphic Novel.

      Siamo particolarmente indirizzati sul fumetto commerciale e d'intrattenimento... supereroi, superobots, fantasy, avventura etc, etc...


      P.s.: Il mio commento rispondeva alla tua affermazione che condivido abbastanza. Infatti, oggi giorno è difficile trovare qualcuno che ti sappia consigliare bene (Pino a parte, ovviamente, visto che è fuori di dubbio, anche leggendo i commenti dei suoi fan, che abbia consigliato e sia stato d'ispirazione per molti).

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    2. Io non scorderò mai, quando agli inizi, cercavo un padre artistico, e nessuno voleva perdere tempo con uno che disegnava alla americana.
      Ogni volta che un disegnatore o disegnatrice in erba mi chiedeva consiglio, nei loro occhi rivedevo me. Non mi vendicavo costringendoli a seguire il mio stile, ma sempre e solo li esortavo nel perseguire per la loro strada(adattavo i miei consigli alle loro personalità)...
      qualcuno(pochi) mi è grato, altri mi disconoscono...ma lo sapevo che avrebbe fatto parte del gioco. Mia moglie non capendo, chiedeva per quale motivo anche se continuavo a ricevere coltellate nella schiena continuassi ad aiutare...ed io rispondevo :"Su cento ne basta uno solo che mi sia riconoscente, per guarire delle novantanove coltellate!"... non lo so se è giusto, ma lo è per me. I maligni penseranno che racconto la favoletta dei "buoni sentimenti", ma chi mi conosce sa che è la verità.

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    3. Arghh!! Ho scritto "oggigiorno" staccato!^^

      "Su cento ne basta uno solo che mi sia riconoscente, per guarire delle novantanove coltellate!".

      Questo ti fa onore, ma comunque non capisco come si faccia a essere stronzi e meschini come alcuni hanno dimostrato di essere... che schifo di persone!

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    4. Sembrava assurdo anche a me, ma c'è gente ammalata di "protagonismo", non vogliono dividere nulla con nessuno, raccontando d'essere "AUTODIDATTE" e fattasi dal nulla... altri che rendendosi conto di essere più fumo che arrosto,sparano a vista su tutto quello che si muove...per non parlare degli incapaci al potere...essi sono disposti a ribaltare tutti i canoni e leggi estetiche del fumetto pur di avere sempre ragione, nel timore d'essere detronizzati.
      Quando insegnavo alla Scuola Internazionale di Comics, ho incontrati moltissimi ragazzi speranzosi, alcuni non potevano permettersi di pagare la retta...ai più bravi o riuscivo ad ottenere una forma di borsa di studio da Francesca Borsetti(Che in qualche modo io ripagavo), oppure nelle tre ore di vuoto di lezione tra il pranzo e le attività pomeridiane davo lezione private e gratis...per non parlare degli innumerevoli ragazzi che periodicamente mi facevano visita a casa...qualcuno continua ancora oggi...molti sono diventate firme sia in Bonelli , in Francia che negli Stati Uniti. Non dirò mai loro nomi, secondo me dovrebbero essere loro a dire il mio.

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    5. Pino, il mondo purtroppo va così... ne so qualcosa anch'io!
      Chi ci mette il cuore rischia di farsi male!

      Ma, comunque, tanti ti saranno sempre riconoscenti!

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  13. quando vado alle fiere se supero la mia timidezza e paura se posso faccio vedere i miei disegni per avere qualche consiglio con la speranza di migliorare. poi trovo sia sempre una bella esperienza vedere disegnare autori sia italiani che stranieri.

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  14. Pino scusa cosa c'è di tuo in questo volume?
    http://www.comicbookdb.com/issue.php?ID=226842
    Mario

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    1. Ciao Mario, scusa se ti rispondo solo ora, ma ero impegnato altrove. Di mio ci sono le matite, se non erro di metà albo del Captain America #453 del Luglio 1996, della saga "OPERAZIONE RINASCITA", che vinse anche un premio prestigioso negli States...se avrai pazienza lo pubblicherò(solo le matite) sul mio blog.Grazie a presto.

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    2. Grazie Pino, vedrò di procurarmelo.

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    3. Per leggersi una bella saga di Capitan America, sì!...ma se è per i miei disegni, ti basterà aspettare il momento che li posterò, per vederli. Ciao e grazie a te!

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    4. L'albo con la famosa scena à la Steranko, quella dell'allenamento di Cap, che come ti dissi all'epoca (e mi fu da te confermato) t'aveva attirato le belle critiche di una buona parte della stampa specializzata... Bei tempi!

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    5. No, non è quello, tu ti riferisci a FANTASTIC-FORCE#4.Questo Cap è senza il suo costume, caduto in disgrazia e...per assurdo chiede aiuto al Dottor Destino...

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    6. Ecco quello che succede a invecchiare... Si confondono pure i bei ricordi!

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    7. Il volume americano linkato da Mario include proprio il numero del Cap ricordato da Pino.
      Pino ha matitato le tavole dalla 1 alla 9, le restanti sono di Ron Garney che, in coppia con Mark Waid, stava lavorando alla celebre run di Cap citata da Pino.
      Le chine di Koblish, adatte al segno di allora di Garney, mortificano quelle del Pino Nazionale...sarà come al solito molto interessante ammirare le matite, quando le posterai.
      L'albo comunque è stato ristampato in Italia nel volume 100% MARVEL BEST pubblicato dalla Panini.
      Il brossurato, intitolato "Capitan America: Operazione Rinascita", include i numeri 444-448 e 450-454 di C.A.
      Come edizione non brilla (diverse tavole mi sembrano scansionate), però tant'è.
      Pino è menzionato giusto in quarta di copertina, oltre ovviamente ai credits di rito.

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    8. Oltre ad aver disegnato una SHARON più femminile, non ho fatto altro, venni chiamato per poter far riposare il povero GARNEY dall'eccellente lavoro che stava facendo...non ho mai capito per quale motivo chiamarono me, io e Ron abbiamo disegni agli antipodi...lo considero molto più europeo di me ed io più americano di lui.Comunque trovo il suo Cap. uno dei più belli, mentre stenderei un velo pietoso sul suo SILVER SURFER.

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    9. Scopro dal link che il vero nome è Giuseppe e non Pino. Correggo la voce sui fumettisti d'invenzione.

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    10. L'ultima volta che sono stato chiamato "GIUSEPPE" è stato alla fonte battesimale.

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  15. Pino esiste un elenco completo delle tue apparizioni americane?
    Giusto per vedere se mi manca qualcosa! :)

    Per ciò che riguarda la vecchia querelle dei disegni fatti alle fiere io ho una mia teoria. Sono un importante momento di incontro tra autore e fan, ci si conosce, si fanno quattro chiacchiere, per l'autore è un'occasione per capire cosa c'è che va e cosa non va del proprio lavoro ed in più è un ottimo veicolo promozionale.
    A pagamento o meno.... qui bisogna vedere le situazioni.
    secondo me ci sono tre esempi guida, con poi tante sfumature che possono variare di caso in caso, ma più o meno secondo me dovrebbe funzionare così:
    - se l'autore è invitato dall'organizzazione (e quindi gli vengono pagati vitto, alloggio ed un gettone di presenza) credo sia giusto disegnare gratis (sempre se e per quanto il disegnatore ne ha voglia, qui non si parla mai di obbligo o di qualcosa di "dovuto")
    - se l'artista è portato dall'editore è giusto che la richiesta dello schizzo venga accompagnata dall'acquisto dell'albo che l'autore è lì per promuovere, in quanto la casa editrice sostiene dei costi per ospitarlo.
    - se il disegnatore è in fiera per cavoli suoi o prende uno stand per vendere le sue cose, è giusto che faccia come vuole; quindi legare il disegno all'acquisto di qualcosa che vende oppure disegnare su ordinazione e a pagamento.
    Nei tanti anni di frequentazioni di mostre un po' ovunque ho avuto modo di incontrare disegnatori molto disponibili (ad esempio colui che ci ospita in questo blog) ed altri mooooolto meno (non si fanno nomi...); vuoi o non vuoi, questo ha influito abbastanza negli acquisti delle produzioni successive dei rispettivi disegnatori... se dovevo scegliere tra un albo di chi si era dimostrato gentile e disponibile ed uno di chi era stato scontroso o meno rispettoso dei propri fan, la scelta era presto fatta!
    Mi sono dilungato un po', ma questo è un argomento sul quale si potrebbe scrivere per ore...

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    1. @GIANNI.
      Sono perfettamente d'accordo con te...io aggiungerei che il disegnatore se decide di partecipare ad un qualsiasi evento fumettistico in qualunque veste, anche come semplice turista: HA IL DOVERE, SE RICHIESTO DI FARE IL DISEGNINO...trovo stupidamente vanaglorioso credere che non sia merito dei lettori se noi continuiamo a esercitare questo lavoro ed altrettanto merito loro se le nostre quotazioni salgono...non vi sembra che il disegnino sia il minimo , per ringraziarlo e dimostrargli il nostro rispetto?..
      Ho visto miei colleghi a LUCCA, a ROMA e ad altre manifestazione far dare per altoparlante l'annuncio della loro presenza ad un dato stand...e ritardare il loro arrivo volutamente per veder crescere la fila...Se esistesse un Inferno dantesco per i disegnatori di fumetti, questi figuri dovrebbero patire la pena: di essere costretti nel dover disegnare un tot di disegnini ai dannati per poter ottenere(prima) la grazia, ma che questi ultimi disgustati disdegnano.

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    2. @GIANNI:
      Non credo ci sia una lista completa dei miei lavori per gli americani...credo che prima o poi dovrò redarla io...ma sarà un compito arduo, essendo molto variegato...partendo da correzioni su pagine altrui a albi, illustrazioni d'ogni genere, compreso il merchandising e visualizzazioni di personaggi nuovi e vecchi.

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  16. Ciao Pino,
    quella Falconara me la ricordo bene, io ero al banco del negozio Nuvole di carta ed eravamo nello stesso albergo, camera di fronte tra l'altro, e tu mi facesti uno splendido disegno, ma non durante la mostra, ma quando tornasti in camera e me l'hai consegnata al mattino dopo quando facemmo colazione. Io conoscevo già Spiri e gli sarò eternamente grato per averci presentato.
    Spero di rincontrarti presto
    Lorenz

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    1. Lorenzo Altariva per chi non lo conoscesse è il fondatore insieme a Roberto del DIABOLIK CLUB, il link è sul blog e vi invito a visitarlo.
      E' una delle persone più squisite che il mio mestiere mi abbia portato a conoscere. Sono lusingato della tua visita, e anche io non vedo l'ora di riabbracciarvi(tu e i tuoi fratelli) e fare "qualcosa" insieme.
      Ciao Lorenzo.

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  17. a chi interessa, e sono in molti, ecco quanto ho trovato in rete.
    Non so se queste cronologie sono complete, ma è già qualcosa:

    1-http://www.comicbookdb.com/creator.php?ID=1421

    2-http://www.comics.org/inker/name/rinaldi/sort/alpha/

    3-http://www.comics.org/penciller/name/rinaldi/sort/alpha/

    4-http://www.blue-area.net/ARCHIVE-000-FRAME.html

    spero di ssere stato d'aiuto.
    :)

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    1. Grazie Kromo, ma non c'è tutto!
      Ero convinto di aver aperto un blog su di me, non una agenzia investigativa di controspionaggio.Complimenti!

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  18. Intervengo in merito al mercato delle dediche/schizzi/commission: premesso che ogni autore dovrebbe essere libero di comportarsi come meglio gli aggrada, sono assolutamente contrario al tariffario esteso ed obbligatorio. L'autore esegue quei lavori per ritorno economico, promozione, stima, gratitudine, passione... le ultime quattro voci, sarebbe assurdo farle pagare, non trovate? Le commission andrebbero sempre pagate, gli schizzi agli stand, dovrebbero essere gratuti o legati all'acquisto dell'albo ed eseguiti sullo stesso... spese e compensi dell'autore dovrebbero essere a carico dell'organizzazione o dell'editore, non del pubblico pagante. Gli autografi, sempre gratis. Se c'è chi ne fa mercato, non è un vero appassionato e nessun vero appassionato dovrebbe acquistarglieli. In decenni, ho visitato parecchie manifestazioni, grandi e piccole... non mi sono mai messo in coda e non possiedo schizzi... tranne uno: una decina di anni fa, ad una grossa fiera milanese, mi districavo tra la ressa di ragazzini dalla scarsa igiene, in compagnia di una signorina. Vidi, snobbato da tutti, un elemento che stonava... un distinto signore anziano con tanto di apparecchio acustico che passeggiava tra gli stand, decisamente un elemento estraneo... lo riconobbi subito... SERGIO TOPPI!!! Feci notare alla mia poco esperta accompagnatrice, che quello era il "più grande tra i grandi" e che trovavo grottesco che in una fiera del fumetto nessuno lo riconoscesse e lo adulasse come meritava... lei, la cui caratteristica principale, non era certo la timidezza, si fiondo verso di lui e gli paleso quanto io fossi un suo grande estimatore e di come, pochi minuti prima, fossi entrato in possesso di un raro volume antologico che lo vedeva tra gli autori, mi chese di esaminarlo e disse "non sapevo neanche l'avessero mai stampato... posso farti un disegno?" :-O :-O :-O avete capito? non io che lo prego in ginocchio di eseguire uno schizzo, non lui che chiede "vorresti un disegno?" ma "POSSO FARTI UN DISEGNO? (se non ti è ora d'impiccio questa mia richiesta)"... non aggiungo altro.

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    1. PERFETTAMENTE e TOTALMENTE d'accordo con te...
      Sto pensando seriamente di dare alle stampe questo POST "Tutto quello che avreste voluto sapere sui "disegnini" e non avete mai osato chiedere".
      Bravi! A volte mi fate sentire il vero inesperto nel campo...

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    2. Vero, Sergio Toppi è uno di quei Grandi che davanti alla richiesta di un appassionato non l'ho mai sentito dire di no. Un altro di questi Grandi era Giovan Battista Carpi, anche lui nonostante gli anni e gli acciacchi era sempre gentile e disponibile. Per non parlare di Big John Buscema che faceva degli schizzi velocissimi (http://www.comicartfans.com/GalleryPiece.asp?Piece=548205&GSub=105642 tra l'altro è il primo sketch ricevuto della mia collezione!), ma accontentava tutte le centinaia di fans che si accalcavano agli stand ogni volta che è venuto in Italia.

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    3. Per i grossi nomi la cosa può funzionare, ma per gli indipendenti come me, non spesati...o si monetizza o si smette... se vendo 20 copie del mio fumetto ( che è possibile comperare solo alle fiere) a fine giornata sono 60 euro...questo alla fine sono i numeri...le spese, magari sono 90 euro per il tavolo, 15 per il parcheggio, 150 per l'albergo...cibo...nel mio caso facendo fiere estere, non posso fare altro. Di positivo c'è la cultura di chi chiede i disegni, spesso un pugno di appassionati belgi e olandesi che gira le fiere dell'Europa per disegni. Logicamente parlo della mia esperienza, di autore che si autoproduce e disegna la sera e la domenica, mentre durante la settimana fa altro, come lavoro.

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  19. Ahah! E tu credevi di poterla scampare? ma neanche se ti presentavi pieno di punti rossi asserendo a gran voce di avere la scarlattina!
    Sei di Roma anche tu! Sono di Roma (provincia di Roma) anch'io.

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    1. BEEENVVENUTAAA! Sono felicissimo di poterti ospitare in questo blog, che come avrai potuto notare, non è più mio...Sei della provincia di Roma?...Ero convinto...non so per quale motivo che fossi della costa ligure...forse mi ha forviato il gamberetto?!...

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    2. No, ti avrà ingannato il fatto che conosco Cry, che appunto è ligure. Come non è più tuo?

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    3. Forse quella foto di mare che c'è nel tuo profilo...Io do solo l'imput al blog. Ho creato un involucro in cui ognuno può metterci quello che vuole...se leggi certi post si parte da un mio disegno o da un mio aneddoto per arrivare al BIG-BANG...Dimostrazione che il blog è vivo...e cammina con le proprie gambe...

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    4. Ah, capito, ma quale foto del mare? Dover?

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    5. A "DOVER dei PENSIERI PROFONDI", l'avevo associato al porto di Genova...

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