sabato 26 maggio 2012

FANTASTIC FORCE# 11







DANTE BASTIANONI non riusciva a mantenere le scadenze delle 22 pagine al mese e chiese aiuto.NELSON YOMTOV, l'editor dei FANTASTIC FORCE, aveva provato ad affiancargli altri disegnatori, ma non funzionò, non so se fu Dante o Nelson a ricordarsi del mio fill-in (il n°4 che ebbe un buon riscontro),  mi chiamarono. 
Avrei dovuto fare le ultime sei pagine del numero, e...la creazione grafica, se occorreva del cattivo, di turno. VANGAARD era il restyling di un vecchio personaggio, mi dissero solo di ispirarmi ai robottoni giapponesi. Io non ho mai guardato i manga, essendo di un'altra generazione (vidi solo Heidi, non sapendo che fosse giapponese), perciò feci di testa mia.
Molti mi chiesero perché avessi accettato, allora non me la sentivo di dire che avevo bisogno di soldi. L'improvvisa cacciata dalla Bonelli, con l'anno di inattività e  problemi finanziari di famiglia, inaridirono il mio conto in banca...perciò ero costretto ad accettare qualunque lavoro mi  venisse offerto.

29 commenti:

  1. Pino ma mi vuoi far venire un colpo? aaaaaaa ma che belle sono! poi le guardo bene bene.

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  2. Pino sei un po' ripetitivo... Non hai qualche tavola brutta da farci vedere???? :-)

    Rimango sempre stupito dalla ricchezza di dettagli e contemporaneamente dalla pulizia del segno!

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  3. Fantastic Force era così brutto? Suvvia, Pino, ci sono ben altri metodi di guadagnare soldi di cui vergognarsi, altro che disegnare fumetti "di ripiego"!

    E di certo nemmeno quella volta ti sei risparmiato (col rischio che poi stampa e colori rovinassero il tuo lavoro), quindi fossi in te ne andrei orgoglioso.

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  4. Fantastic Force era disegnato molto bene da Dante Bastianoni,mentre le storie zoppicavano un po...
    All'epoca io non potevo rifiutare, ed ero costretto ad accettare tutto quello che mi veniva offerto.
    Con F.F. dovevo disegnare, continuando l'opera di un'altra persona, adattando il mio stile a scelte stilistiche spesso non confacenti al mio...e non avevo nemmeno molto tempo a disposizione per realizzare qualcosa che mi soddisfacesse...purtroppo il dover accettare tutto e con tempi strettissimi di realizzazione fu il mio cruccio per tutto il periodo Marvel.
    Giustamente il lettore non è tenuto a saperlo, ed anche ora che lo racconto, qualcuno lo interpreterà come una mia scusa...ma non lo è...all'epoca fecero(sgradevoli) paragoni con un mio collega, che impiegava anni per fare quello che io ero costretto a disegnare in un mese...

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  5. lezione di vita sei un grande Uomo prima che un grande maestro

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  6. E se questo è quello che sai fare con la "mano sinistra" e per ragioni "alimentari" (senza offesa e lo sai), figurati quando sei "ispirato"...

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    1. Già, era anche questo il punto del mio intervento.

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    2. Comunque Fantastic Force non era affatto una brutta serie. Sfruttata a dovere, con uno scenggiatore volenteroso e capace di gestire i personaggi e disegnatori come Pino e Dante Bastianoni, avrebbe potuto essere una grande rivelazione...

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    3. D'accordo con Mario. Non dico che l'ho disegnata con la mano sinistra, direi un falso,ma che avrei preferito avere dei tempi più accettabili per poter anche pensare a quello che disegnavo...non so se oramai avete capito, con me prima arriva l'idea e poi il disegno.

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    4. Beh, Mario, non conosco Fantastic Force e non so se contenesse elementi difficili da gestire a livello di storie e trame, quello che hai scritto in teoria è senz'altro giusto ma si può dire praticamente di qualsiasi opera di fantasia! Un bravo sceneggiatore motivato riuscirà a tirare fuori qualcosa di buono anche dal soggetto più improbabile.

      Pino, su quello che hai scritto poco sopra si potrebbe imbastire un dibattito molto lungo. Ci sono disegnatori istintivi e altri razionalissimi, ci sono quelli che con la pressione delle scadenze producono al top e quelli che invece ne sono inibiti e il risultato ne soffre...

      Con "idea" intendi lo studio dei personaggi oppure della struttura della tavola? O tutte e due le cose insieme?

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    5. Mario intendeva che la serie, uno SPIN-OFF dei Fantastici quattro. non solo venne gestita male, ma anche scritta peggio, ed ironia della sorte TOM BREVOORT, lo scrittore, potenza della meritograzia è diventato il vice editor in chief della Marvel(non lo so se lo è tutt'ora).
      Io come disegnatore sono sia istintivo che razionale, ma non mi trincero dietro all'alibi della "SINTESI". Non amo, una volta definito il mio stile d'autore ripetere all'infinito i quattro stilemi che mi hanno portato alla notorietà, tento, nel limite del possibile di fare qualcosa di nuovo ogni volta, sfidandomi e spiazzando il lettore...
      Esempio, la cover dei "WATCHMEN", tutti se la aspettavano(da me) iperdinamica, invece l'ho concepita introspettiva...questo è quello che io intendo per "IDEA".
      Tutti siamo capaci di confezionare una copertina disegnata bene, ma pochissimi una "BELLA COPERTINA".
      Spero di essermi spiegato...
      Degli amici del mio blog, amo molto gli stimoli intellettuali che mi danno continuamente, non limitandosi ad apprezzare solo il mio lavoro...

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  7. Al solito la tua onestà intellettuale parla per te. Anche se sono passati anni (o forse proprio per quello) diversi tuoi colleghi, raccontandosi, probabilmente glisserebbero sulle proprie "ombre".
    Non so quanti mancini, per rimanere sulla battuta di Mario Uccella, riuscirebbero con la destra a tirar fuori simili tavole in tempi ristretti.

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  8. Spesso la Marvel mi telefonava alle undici di sera, dopo più di dodici ore di lavoro per una pin-up da spedire l'indomani mattina...Oggi anche se strozzato da problemi economici non lo farei più... per giunta il diabete di cui sono affetto, non me lo permetterebbe.

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  9. Bellissime tavole. :)
    Come giustamente dice Pino all'epoca la Marvel tentava di spazzare via la concorrenza moltiplicando le testate. Purtroppo gli scrittori bravi erano molto meno di adesso, o meglio all'epoca non era ancora di moda la sceneggiatura "decompressa", e uno sceneggiatore poteva reggere al massimo 2-3 serie mensili.
    Di certo i disegni, anche grazie a gente come Bastianoni e Rinaldi, mi piacevano più allora che oggi.

    Che bello sarebbe avere uno sceneggiatore di oggi al lavoro con uno dei disegnatori di "ieri", che so un Bendis con un Bastianoni, o un Hickman con un Rinaldi.
    Due nomi a caso, eh. :))))))

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    1. La Marvel di oggi non se li merita nemmeno di striscio un Rinaldi e un Bastianoni.
      Punto.

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    2. @SKALDA:
      Due nomi a caso! Grazie, sei sempre molto gentile!


      @MARIO:
      Non ti sembra di esagerare?...

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    3. Manco per niente. La Marvel di oggi, succursale della Disney (che ha pure imposto una drastica revisione dei costumi delle super-eroine, con molta meno pelle nuda in mostra) è la lontana parente di quella dove lavoravi tu. E già quella non era che la pallida fotocopia di quella dei Lee, Kirby, Ditko, Colan, Shooter, Claremont, Miller, Byrne, Stern... Il vostro era un lavoro sopraffino sfruttato malissimo.

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  10. La Fantastic Force, a mio avviso, è stata un tentativo di raggiungere un pubblico + verde che poteva trovare " paludato" il tratto classicissimo di Paul Ryan ( che infatti ha in seguito disegnato un episodio di Crisis in occasione di un anniversario della mini di Wolfman/Perez e ha lavorato anche per le strisce di Phantom dopo essere stato un fill-in artist alla Crossgen ). Erano gli anni della Fantastic Force Unlimited di Herb Trimpe che tentava di emulare Rob Liefeld e della Fantastic Force Unplugged con una acerba e Jim-Lee-oriented Adriana Melo.
    Franklin Richards come il Cable dei F.F. e molti altri personaggi nuovi senza la " luccicanza" per restare impressi. Peccato che si sia deciso di sprecare due disegnatori capaci di sposare il tratto adamsbuscemico alla cura del dettaglio che è richiesta a chi lavora x editori mainstream nostrani.
    Non so. Io ho letto un paio di tonnellate delle storie a solo di Cosa e Torcia delle origini e i Marvel Two In One dei seventies - mi piaceva persino Ron Wilson ( se non inchiostrato da Chic Stone che lavora troppo di cesello per un- Image-prima- del -tempo ) e sarebbe possibile considerare Pantera Nera, Inumani e Surfer come emanazioni della saga dei quattro ( su quelle pagine sono nati Kree, Skrulls, l'Osservatore, Galactus, Adam Warlock ed altro ancora )- ma non sono ancora convinto che si tratti di un fiume di cui sia così sensato deviare il corso e frazionarlo in mille rivoli come, invece, x Avengers e mutanti.
    In fondo la FF è la storia della famiglia di Reed Richards, genio vagamente autistico ( aspetto a cui ha accennato Grant Morrison in una mini di qualche anno fa ) tutto preso da un suo disegno di universo che persegue sacrificando, più o meno consciamente, tutto il resto. Non era forse l'idea di Stan e Jack nel 1961 quando avevano aggiunto i super-poteri ai Challs of The Unknown dello stesso Kirby, di fatto dividendo in quattro le componenti di un Unico Super-Eroe Tipo, ma è quello che è diventata nel tempo. Una cosa come il concept moderno della Doom Patrol - guarda caso idea di Grant Morrison - secondo cui Niles Caulder, The Chief, ha provocato gli incidenti che hanno trasformato Steele e gli altri in un team di freaks.
    Mr Fantastic non è così birichino, ma è la direzione nella quale lavorare: una mente che affronta la scienza con il piglio di un artista e di un bimbo per cui tutto è nuovo e che crea la sua squadra di incursori per aumentare la sua capacità di penetrazione nell'universo. La cosa perversa è che, più o meno consciamente, i suoi tre pards aderiscono al suo piano e Ben Grimm finisce per convivere con i suoi sassetti, Johnny Storm
    ( RIP ) resta effimero come il suo gemello diverso Kit Willer e Susan Storm permette che il suo bimbo sia un cronoprofugo addestrato dal suocero. Una famiglia disfunzionale se ne esiste una nella Nona Arte. Non tanto Secret Saturdays quanto gli Addams sotto acido. Adesso è tempo di Fantastic Foundation. Poi si vedrà. Adoro il fantafumetto e sogno Pete Milligan e Kaare Andrews al lavoro nella direzione che auspicavo. Non che ci azzecchi mai...

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    1. @ Crepascolo: hai dimenticato i "4" di Warren Ellis e John Cassaday... Quello non era un omaggio, ma la dimostrazione della "vera" natura perversa della First Family.

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  11. Che figata, sembra di vedere gli "extra" di un dvd. Peccato i problemi per i diritti, sennò un "backstage" del tuo lavoro, cartaceo, non sarebbe mica male da produrre.

    Per ammettere di essere o esser stato in difficoltà economiche occorre sempre un bel coraggio...

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  12. @Mario Uccello. Vero. E First Family è il nome della versione
    " Astro City " dei FF della Marvel. Kurt Busiek e Brent Anderson scelgono,però, la via della nostalgìa ( canaglia ) x la Silver Age.
    Una curiosità: alcuni, anche tra i cartoonists nostrani, ritengono che lo spartiacque ( probabilmente involontario ) tra gli FF "puri" ed il corollario del Richards-pensiero ( una sorta di fine della innocenza ) sia il n. 40 della serie USA ( The Battle of the Baxter Building ) tradotto dalla Corno nel n. 35 del quindicinale nel 1972. I FF senza poteri cercano di riconquistare il loro palazzo , con l'aiuto di Daredevil, momentaneamente nelle manine del dr. Doom. Nel cataclismatico finale, Mr Fantastic, che ha restituito i poteri a Susan e Johnny con il solito fucile kirbyco ( presentato al pubblico in un albo di qualche tempo prima ), decide di " condannare " di nuovo il suo amico Ben ad essere un mostro di roccia. Daredevil, Torcia e Ragazza Invisibile erano stremati, la Cosa è il + potente dei FF e Reed voleva umiliare Doom perchè non tornasse a minacciarli nel giro di poche tavole, ma resta il fatto che ha rimesso il suo pard in una prigione di sassi. Non credo che Lee & Kirby si siano resi conto di aver fatto fare un salto quantico alla serie - al tempo, i " buoni " erano " buoni ", sebbene trafitti da supermagagne - ma le cose migliori arrivano per caso, come capita quando azzecchi il melone + zuccherino al mercato.
    Una altra curiosità: nei due numeri ( 39/40) in cui compare Matt Murdock - al tempo munìto di un bastone ripieno di gadgets che ne confermavano la natura batmaniana - l'Uomo senza Paura è disegnato da Wally Wood che lo appiccica come un trasferello nelle tavole di Kirby! Evidentemente il Sorridente non credeva che Jack avesse abbastanza confidenza con il personaggio ( di cui ha comunque creato il primo costume giallonero da luchador e la prima cover ). Qualche anno dopo, Romita sr rifece tutte le faccine o quasi di Steve Rogers negli albi di Cap di Jim Steranko ( la famosa saga passata alla storia con il nome di " Stanotte Muoio " ). All'inizio degli anni settanta, il King passò alla National e cominciò a lavorare alla testata di Jimmy Olsen in cui compariva Superman, ma l'Uomo d'acciaio era ritoccato, quasi sempre, da Curt Swan.
    In modo del tutto involontario, le due majors anticiparono il tema dei segni diversi nella stessa tavola: lo stesso mood delle tavole dei nostrani Bacilieri e Rosenzweig !

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  13. In effetti!
    In effetti queste tavole sono davvero stupende. Mi piacciono moltissimo le inquadrature della seconda e la vignetta ampia della terza.

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  14. Pino scusa, ma qualcosa nella tua carriera la devi avere sbagliata! Ogni volta che vedo i tuoi disegni il mio primo pensiero è “questo dovrebbe lavorare per la Marvel” ma tu in America ci hai lavorato e allora … cosè che non ha funzionato !!!
    Come persona ti trovo sempre cordiale e del resto se ti sei fatto amici Stan Lee e John Buscema si vede che le relazioni pubbliche non ti mancano, la qualità del disegno c’è, … cosa ti è mancato ?

    Capisco sia stimolante creare i tuoi personaggi per L’Eura (che però non mi risulta essere tra gli editori che pagano meglio al mondo o in Italia) ma tu meriteresti di essere coperto di soldi come un Simone Bianchi qualsiasi (che magari è stato anche tuo allievo) solo per avere la tua esclusiva.

    Non ridire che hai rinunciato a tutto per la pastasciutta italiana perché non ci credo che per colpa della pastasciutta tu hai perso un posto a fianco ai vari Romita e Buscema noi lettori decine di albi disegnati da te, magari dei Fantastici 4, Spiderman, X-men, Capitan America e chissa che altro.

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  15. Ora non occorre trasferirsi in America per lavorare con loro...perciò non è più un problema di pastasciutta...
    Ho fatto degli errori di valutazione con la casa editrice a cui ho proposto i miei personaggi,lei non ha fatto nulla per pubblicizzarli...il grosso del pubblico nemmeno sa che esistono...quando ho incontri ufficiali, mi viene posta sempre la solita domanda : "Ma che fine hai fatto?"...la colpa è mia...I miei personaggi sono stati il motivo principale del mio allontanamento dalla Marvel...Volevo realizzarli...più di ogni compenso...ora, dopo tutti questi anni, dovrei trovare un editore che li sappia valorizzare e non si faccia forviare da email e lettere create ad arte per screditarmi dai soliti (ig)noti, mentre tutti i miei agganci con la casa delle idee si sono fatti mandare a friggere...non credere, non è solo in Italia che si va avanti per conoscenze, raccomandazioni , piaceri e nel non far sgarbi ad autori esordienti o presunti tali...
    Stan Lee non si occupa da tempo di fumetti...vive a Los Angeles e pensa ai film...
    Il grande John, oltre ad avere adottato artisticamente un altro italiano(che non mi vedeva favorevolmente) è passato a miglior vita...
    Gli editors attuali non li conosco e loro non conoscono me... il lavoro che dovrebbe parlare per me, non sempre lo fa...ed io che nemmeno mi sveno se non lavoro per il mio primo amore...
    Non voglio creare polemiche, come qualcuno che conosco tenterà di far nascere dalle mie parole, tu mi hai posto una domanda sincera e io altrettanto sinceramente ti rispondo con la verità...

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  16. Non avevo idea che ci fosse stato un problema legato a tue creazioni inedite per la Marvel.

    Capisco la soddisfazione di aggiungere un mattone tuo alla "Casa delle idee" ma al tuo posto (ma anche al mio come lettore) mi sarei accontentato di vederti mettere mano qui e la (Spiderman, Fantastici quattro ... Thor, cosa sarebbe stato) tra i classici Marvel.

    Mi spiace sentirti sfiduciato, a tutt'oggi anche tra editor che non ti conoscono penso che un tuo portfolio di presentazione spaccherebbe il culo ai passeri (e scusa il francesismo).


    Saluti e buon lavoro, ovunque lo farai.

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  17. Fantastic Force aveva dei gravissimi problemi a monte, come testimonia anche lo stesso Tom Breevort nel suo blog personale. Il disegno (sia quello di Bastianoni sia il tuo, Pino) era l'unica cosa veramente apprezzabile della serie. Sono un appassionato dei Fantastici Quattro, e il periodo di De Falco - seppur con i suoi mille difetti - era una sorta di approccio stile Claremont alla famiglia di supereroi, con storie dense di sottotrame inquietanti (Sue diventata una specie di Jean Grey con lato oscuro e look sexy alla Psylocke, Franklyn diventato una sorta di Cable, universi paralleli a iosa come nei "Giorni di un futuro passato" degli X-men, ecc. ecc. Insomma, avevi voglia di comprare il prossimo numero per vedere cosa sarebbe successo. Lo spin-off Fantastic Force, se fosse stato gestito meglio a livello di sceneggiature, poteva davvero essere un piccolo gioiellino, aiutato soprattutto dal fatto che la parte grafica era di ottimo e ineccepibile livello, come dimostrano queste tue MERAVIGLIOSE tavole.
    In bocca al lupo per tutti i tuoi progetti futuri!

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    1. Ciao Marco, benvenuto nel mio blog e grazie per le belle parole...anche a me non dispiaceva la gestione Fantastici Quattro di Tom DeFalco...ma allora c'era una pesante spada di Damocle sulla testa della Marvel: L'enorme debito contratto dalla Revlon con le banche per comprarla, e l'orlo del fallimento che arrivò da li a poco... si usavano i personaggi solo per battere cassa...facendogli fare e dire ogni porcheria...ora la situazione è diversa e gli autori sono più liberi(nel limite del sistema americano) di garantire la qualità...ringrazio Breevort se si è espresso positivamente sul mio operato e quello di Dante...noi del team grafico ce la mettemmo tutta!

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  18. Carissimo Pino, grazie della risposta, sono onorato!!!! Ovviamente all'epoca, da giovanissimo lettore, non potevo conoscere i retroscena di certe scelte... potevo solo chiedermi come mai, di punto in bianco, De Falco e Ryan dovettero lasciare i FF per dar spazio a Jim Lee e Brandon Choi che, a parte i disegni, hanno confezionato una serie di storie inutili che non hanno portato a nulla. Anche Fantastic Force venne chiusa quando finalmente sembrava che le storie avessero iniziato a ingranare, specie riguardo a Huntara, che a mio avviso era il personaggio più interessante.
    Piccola curiosità: Huntara, nella sua prima apparizione sui FF, era colorata di arancione, e probabilmente non era nei progetti di De Falco che fosse la sorella di Reed Richards. Dopo qualche testata invece cominciò a essere colorata in rosa carne, a significare il cambio di storyline. Almeno così ho ipotizzato io. Un abbraccio, Pino, e ti rinnovo l'in bocca al lupo per tutto!
    Excelsior :) hehehe
    Marco

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