giovedì 16 maggio 2013

WILLARD the WITCH incontra...1




Non ha fatto in tempo ad uscire "da" l'edicola che già se ne va in giro a fare il "piacione" e a sgomitare per farsi notare!... Ditegli voi qualcosa...   Oppure se lo incontrate fotografatelo e speditemi la prova dei suoi misfatti... Grazie, Pino.                                                       ...to be continued...

20 commenti:

  1. ciao Pino ho appena finito di leggere il primo numero del tuo Willard!
    Complimenti per tutto, m e r a v i g l i o s o.
    gli unici appunti (non critiche eh!?) che posso fare non ti riguardano in prima persona, anche se la tua opera ne risente di "riflesso".
    Premetto che non conosco le motivazioni dietro le scelte edoriali, ma in periodo di crisi posso immaginarmele, però la scelta del formato bonelli, e intendo dimensioni, qualità carta, e assenza di colore, purtroppo penalizzano il tuo stile, pieno di dettagli e di prospettive.
    Alcune tavole in un formato cosi piccolo risultano parecchio confuse, e il bianco e nero non aiuta a rendere le giuste profondità di campo. Ad esempio la tavola in cui willard è seduto alla scrivania. Ci vuole parecchio sforzo visivo per mettere a fuoco i valri elementi, e ricorstruire la tridimensionalità dello spazio. Ma come dicevo, non è colpa tua!
    Comunque grazie, erano secoli che non compravo un fumetto direttamente in edicola, non sapevo neanche dove cercarlo!! :D
    A presto!!!

    Carlo

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    1. Grazie Carlo,
      In parte la colpa è anche mia.
      Disegno solo in formato comic book, non in formato simil-bonelli. ma sono sicuro che anche in stampa comic book, le pagine apparirebbero piene... forse con le dimensioni alla francese.
      Un editor americano mi disse che io per loro costavo caro: dovendo pagare una terza persona per togliermi la pagina da sotto le mani mentre metto dettagli!
      Sul formato simil-bonelli non è colpa dell'editore, ma della distribuzione e degli edicolanti... se non fosse così, verrebbe distribuito con mal di pancia e non verrebbe messo in mostra!

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  2. Arrivato anche a Rimini, tre copie a edicola nelle vicinanze di casa mia! :-)
    Luca

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    1. Rimini, Luca... forse sei Luca Giorgi? il colorista del poster di Wizzie the Witch?

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    2. Esatto! Mi ero dimenticato di mettere il cognome. :-D

      Luca Giorgi

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  3. Ho avuto modo di sfogliarlo più attentamente e di confrontarlo un po’ con la precedente versione Eura.

    Mi aggrego anch’io a chi sostiene che il formato penalizzi il disegno, ma era una cosa già messa in preventivo (e neanche Lanciostory mi sembrava come dimensioni la sede più adatta). La qualità di stampa è migliore rispetto a quella dei Giganti dell’Avventura e di tantissima altra roba che si vede in giro, almeno a livello di definizione del tratto: l’apparizione “fumosa” di Baba Yaga a pagina 15 mantiene l’effetto che penso volevi dargli in origine e non è un nero quasi compatto come nei Giganti, così come le linee rette risultano abbastanza rette senza troppe smangiucchiature, e soprattutto negli sfondi (vedi i tetti delle case) questo è un grosso passo in avanti. Certo, nemmeno questo albo è stampato come si stampava nei bei tempi andati, ma ormai chi ci riesce più? Qualche problema invece coi neri: in alcune tavole risultano non tanto sbiaditi quanto “scrostati”, come se fossero stati stampati di fretta perdendo pigmenti per strada. Ho controllato tutte e quattro le copie dell’edicola e avevano tutte questo difettuccio, ma non saprei se riguarda proprio le stesse pagine.

    Grafica: copertina chiassosa per attirare l’attenzione dell’acquirente, e va benissimo. Ma se l’edicolante mette Willard the Witch di lato facendone vedere solo la costola (in tanti lo fanno) il lettore deve innanzitutto sapere che esiste questo fumetto prima di andare a comprarlo, e deve spulciarsi attentamente gli scaffali perchè bianco su nero si legge poco, soprattutto con quei caratteri piccolini. Il nome della serie, poi, è difficilmente leggibile messo in basso e contornato. In queste condizioni un lettore casuale che fa un salto in un’edicola non ha nemmeno la possibilità di accorgersi che esiste Willard the Witch.
    Quarta di copertina simpatica, anche se tutto quel bianco e nero è un pugno nell’occhio in confronto con la copertina, non pensi però di avere un pochino spoilerato il contenuto del secondo volume? Il colpo di scena che citi andava gustato leggendoselo secondo me...

    Anche sul posizionamento nella categoria merceologica del bonellidi, mi accodo a quanto già detto da altri. Anche a causa del piccolo formato il disegno è “difficile” da leggere, non solo per le questioni di profondità già citate ma anche perchè hai disegnato troppa roba, le tavole sono strapiene e uno, oltre a non sapere dove guardare, potrebbe rimanere frustrato nel non cogliere tutti i particolari che hai messo (tra l’altro, mi sono accorto solo adesso che avevi messo anche uno smile di Watchmen).
    Escludendo ovviamente l’uso del colore, non era fattibile per venire incontro alle esigenze di un lettore non svezzato a questo tipo di fumetto ricorrere a qualche retino o a un programma che consenta di sfumare gli elementi di secondo piano per agevolargli la lettura?
    C’è poi un’altra questione sempre legata a questa che però riguarda i testi: anche se il flusso narrativo è quasi ininterrotto, o comunque senza pause troppo marcate, la pubblicazione originale in capitoli da 12 tavole prevedeva un approccio diverso allo storytelling, ogni singola puntata doveva avere una sua parvenza di completezza con un inizio, un colpo di scena, un punto di svolta e un qualche finale. Quindi, e la cosa si sentirà molto di più nei prossimi numeri, non ci sono pagine e pagine con inseguimenti o spiegoni per arrivare alla foliazione canonica: un lettore abituato ai ritmi Bonelli non potrebbe spaventarsi?

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    1. A parte che il lettore non è così stupido come pensano gli esperti e gli editori, io non mi rivolgo ai lettori bonelli, ma ai lettori che amano i fumetti ... A questi non gli importa se usi schemi bonelliani, argentini, americani, giapponesi o francesi...a questi gli interessa solo che il fumetto che gli proponi piaccia.
      Io non potrei mai fare concorrenza ai Bonelli o alle Marvel ( come tale non mi rivolgo a chi legge solo questi fumetti), io sono Pino Rinaldi, un piccolo autore nemmeno tanto blasonato, che ama il proprio pubblico rispettandolo e spera d'essere ricambiato... probabilmente dopo questa esperienza io sparirò dal mercato, ma almeno ci ho provato!

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    2. Ottimista come sempre!
      E' presto per dirlo, dai.
      Magari fare una diffusione mirata nelle fumetterie potrebbe aiutare (però sì, è un controsenso se vogliono puntare sulle edicole).

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    3. Sinceramente credo che per il fumetto non ci sia più mercato... siamo dei dinosauri... Ho sentito di 4000 copie vendute e di editori contenti... Con le 4000 copie vendute, non paghi decentemente i disegnatori e gli scrittori, con 4000 copie diverremmo come l'opera lirica, che senza aiuti statali moriremmo... Di solito in 4000 sono gli utenti(amici) che seguono regolarmente questo blog... non ti fa pensare?

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    4. Appunto: con una diffusione in fumetteria i lettori "avvertiti" (non quelli casuali) saprebbero quando e dove trovarti, e pagherebbero sicuramente un prezzo più alto senza problemi. In edicola un editore credo debba stampare circa 12.000 copie per poterne vendere 4.000.
      Ma questi sono conti della serva, e i morti si contano alla fine della guerra e non durante.
      In bocca al lupo e non disperare.

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    5. Grazie del tuo "IN BOCCA AL LUPO", da te lo apprezzo molto!

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    6. ...e comunque, anche se non me ne intendo, 4000 contatti al giorno mi sembrano un risultato molto buono! Complimenti. Per quel che può valere, ovvio: se ci fosse una maniera concreta e affidabile per tirare su due soldi dai blog non sarebbe male.

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    7. Non sempre... soprattutto quando parlo di miei prodotti come in questo momento!

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  4. Questione lettering: dò ragione al primo fortunato che aveva scritto dopo aver comprato Willard. È anche vero però che era difficile metterne uno più piccolo che fosse anche sufficientemente leggibile. Devi essertene accorto anche tu visto che, ad esempio, a pagina 23 (terza vignetta della seconda fila) hai ampliato un balloon che nella versione Eura era più piccolo pur contenendo lo stesso testo. Diamine, deve essere l’unico caso nella storia dell’Eura in cui la loro versione aveva un balloon più piccolo di quello della versione “corretta”! E i caratteri particolari si leggono con un po’ di fatica anche secondo me.
    Sempre a pagina 23 avresti potuto lasciare il tuo lettering manuale quando Willard recita lo formula...

    Venendo al confronto tra le due versioni, mi sembra che tu sia stato trattato tutto sommato molto bene a suo tempo, senza troppe modifiche rispetto a questa versione “definitiva”, fatte salve le inevitabili ricontestualizzazioni (Ricky Martin che diventa Lady Gaga).
    Così a volo d’uccello, mi pare che i testi siano molto spesso identici e addirittura nella precedente versione l’Eura aveva avuto qualche guizzo di fantasia che non c’è nel bonellide: il vero nome della scrittrice era Doris Badcock, e quando il pilota del jet vede superWillard fa un omaggio a Superman. Penso siano state correzioni che hai fatto tu per questa versione, tali guizzi di fantasia (e nemmeno sgradevoli, anzi) mi sembrano poco in tono con l’Eura.
    Certo, ignoro perchè lo Yellow Kid dicesse un semplice “cucù” invece dell’originale “Enjoy”... forse ricordava la grafica della pubblicità della Coca Cola? O forse ritenevano i lettori incapaci di capire l’inglese?
    Ma magari sulle differenze tra le due versioni ci faccio un post con calma.

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    1. Scusa hai scritto tanto e ne sono fiero, dimostra che ci tieni, da non riuscire a risponderti a tutto, ma sui guizzi dell'Eura e delle non modifiche, quelle sì... Forse il mio Willard andrebbe riletto più di una volta per distinguere i non guizzi...
      Per l'Eura i personaggi "secondari" sono privi di interesse. I sig.Schulz in originale hanno un dialogo che nella versione LANCIO STORY non hanno, e in seguito sembrerà che i loro dialoghi siano strampalati... Terrorista... COMUNISTA, che nella società americana ha un diverso significato rispetto a noi, non è stato rispettato... per te queste sono cose da poco? Non sono da stravolgere i significati delle tematiche? Come se scoprissimo che L'INNOMINATO si chiamasse ALDO... per non offendere nessuno...Diamogli un nome, forse Manzoni si è scordato di farlo( io non sono Manzoni, ma hai capito cosa intendo dire!)I dialoghi dei ragazzini vestiti da super eroi, non hanno senso... invece quei piccoli particolari era un ammiccamento tra me e chi sa, un fumetto è fatto anche di questo...Ora non ricordo tutte le modifiche, ma fidati che erano pesanti..Appena ho tempo ricontrollo e te li segnalo. Io non do' una colpa a loro, è la loro filosofia editoriale, io mi devo adeguare... ma i dialoghi, e da esperto che sei, appaiono nella loro versione "PIATTI", senza "VERVE" e spesso senza senso, svilendo la psicologia dei personaggi... Siccome hai l'occhio lungo, avrai notato che le pagine pubblicate dall'Eura sono appiattite e larghe rispetto agli originali? Perché? Willard nelle precedenti versioni ha 5/10 chili di più! Quello non è YELLOW-KID, ma il dr.ZINNIANTRAPUS, un mio personaggio di quando avevo 8 anni!
      A pag.37 il bambino sul letto, che è innegabilmente maschio, si trasforma nei dialoghi dell'Eura in una femmina... mi fermo qui... ci sarebbe ancora molto da dire, anche dei dialoghi sbagliati messi in bocca ai personaggi sbagliati....
      Lo sanno anche i sassi che le mie pagine non sono idonee al formato simil-bonelli, ma il mercato italiano ora è questo, e i distributori vogliono quel formato...potresti dirmi di adeguarmi, ma io non ce la faccio, quando disegno devo dare il massimo al mio pubblico, ed esso lo sa, e vuole che io lo faccia, altrimenti mi abbandonerebbe... spero sempre che arrivi il momento che siano pubblicati in maniera adeguata, In difesa dell'Eura posso affermare che dal mio ritorno, non mi hanno mai volutamente corretto un disegno....
      Sul SuperWillard/Superman e il nome della scrittrice, erano in originale, l'unico aggiornamento è RICKY MARTIN/LADY GAGA, sono passati troppi anni.
      Ultimo e mi fermo, i neri difettosi potrebbero essere causati dal tipo di carta....

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    2. Ho notato che in una pagina con tre didascalie, il contenuto delle stesse viene messo in didascalie diverse a seconda delle versioni. Poi c'è uno Willard che urla ("AAAAAhhhh!") che l'Eura interpretò come se stesse ridendo ("Ah! Ah! Ah!") e una scena in cui Willard sente un urlo di donna a cui fa seguito uno bestiale: lui commenta entrambi ma per l'Eura è come se parlasse sempre del primo.
      Ma penso che ci farò sopra un altro post di foto a confronto.

      "Comunista" in casa Eura non si poteva dire! Vedi anche un dialogo di Time-Out di Altuna, in cui si preferì usare "estremista". Sai che forse anche l'ispirazione comunista della comune in cui è nato Wood è stata smussata nelle sue biografie più recenti? Vabbè, qui sono nel complottismo.

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    3. Grazie! Hai perfettamente capito quello che intendevo. Trovo giusto il loro modus operandi, ma censurare tutti questi piccoli particolari, snatura alla lunga il senso che l'autore vuole dare all'opera. Ora con editori che hanno altre esigenze, Willard potrà essere libero di denunciare quel che vuole. Forse questi non vorranno che dica "cacca"... nel caso mi dovrò adeguare, come ho fatto con l'EURA...

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  5. Aaah, ecco!
    Beh, come vedi il PIACIONE ha già incontrato anche YUKI, e "ringrazia" che è sposata, perché prima di sposarsi era una tipa molto libertina e non se lo sarebbe lasciato sfuggire ;)

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    1. Senza dubbio, ma Willard con le donne è proprio imbranato... giustamente gli altri non capiscono...ma Yuki ha raccolto il mio appello del "WILLARD Meets..", e tra breve posterò la sua testimonianza delle malefatte di WILLARD the WITCH#1...

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    2. Willard sarà imbranato ma YUKI NO! ;)
      Comunque è sposata...
      Ok, grazie! ^_^

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