sabato 29 ottobre 2011
"Il mio metodo di lavoro #2 : La pagina." // My working method #2: the page
Non mi stancherò mai di dire, che essendo completamente autodidatta, il mio metodo di lavoro è talmente mio da averlo perfezionato nel corso degli anni. Funziona con me, ma non è detto che possa funzionare anche con gli altri. Ho lavorato con ogni tipo di sceneggiatura, da quella tipica europea : con la storia suddivisa in pagine, le pagine a loro volta in vignette con la descrizione e i dialoghi degli avvenimenti. La sceneggiatura argentina, dove il disegnatore ha una sceneggiatura suddivisa solo in vignette, e decide lui il numero delle stesse nella pagina. La sceneggiatura teatrale, scritta su tre colonne. A) Descrizione della scena. B) Dialoghi. C) Effetti speciali e Onomatopee... ed infine con il "PLOT" alla americana, in cui vi è una descrizione di ciò che avviene nella pagina, e dialoghi sommari. Lo sceneggiatore definirà i dialoghi, dopo che il disegnatore avrà consegnato le pagine. Credo inutile specificare che io preferisca il "PLOT", mi permette di lavorare con una grande libertà creativa. Invece quando scrivo io, è un ibrido, i miei dialoghi sono molto definiti... a volte troppo, ed in sede di realizzazione della pagina spesso sono costretto a tagliare... meglio abbondare che deficere. Bene, ora passo la parola al mio alter ego fumettistico "WILLARD WINNIE", nome di battaglia "WILLARD the WITCH". "Fumettaro" anche lui, ma con meno fortuna della mia...
Molti dopo la lettura della pagina di sceneggiatura da realizzare, buttano giù un layout abbastanza definito in un formato piccolo (Neal Adams, Roberto Diso e Dante Bastianoni per esempio). Una volta che tutto è definito, in bella copia (Spesso fotocopiano il layout in formato da lavoro e lo trasferiscono in bella copia.). Io invece realizzo un layout molto istintivo su di un foglio da fotocopie in A/3 (non ridotto). Quando tutto va bene, passo a ricalcarlo su di un foglio trasparente ( Carta da lucido) correggendo le proporzioni ed i particolari, diventa la mia pagina a matita... così per tutte le pagine che devo consegnare mensilmente. Dodici se le inchiostro io, ventidue se faccio solo le matite. Ripasso in bella copia, tramite tavolo luminoso su cartoncino, ed inchiostro, tenendo come riferimento per i neri la pagina su "lucido". Una volta mi armavo di santa pazienza e se occorreva vi aggiungevo anche del retino... i suoi frammenti appiccicosi poi li ritrovavo su ogni parte del mio corpo... ed anche in situazioni imbarazzanti...EHM...EHM... Ora, non li trovo più nelle cartolerie specializzate e uso un programma specifico per il computer... non so se in questa sede possa dire il "nome", o sia considerata pubblicità... Non mi ritrovo frammenti di retino da tutte le parte, e ahimè... ho anche meno occasioni di ... imbarazzarmi... gli anni passano... La pagina pubblicata, appartiene alla miniserie di "WILLARD the WITCH"... "Diari: Alieni", ancora in lavorazione ed inedita, sono quasi alla fine. I miei attrezzi da lavoro, sono semplici e non sono di grande marca, il pennello deve essere di "MARTORA", e purtroppo solo due marche ne garantiscono l'efficacia... WINDSOR & NEWTON... e l'italianissima "LEONARDO"... Col pennello ammorbidisco dei tratti e realizzo dei tratteggi. Con il pennarello la parte tecnica e le campiture in nero. Il pennino mi serve per ripassare il contorno della figura... mentre con la gomma da macchina per scrivere, cancello piccoli tratti di inchiostrazione... tempera bianca e correttore per effetti speciali... credo inutile spiegare a cosa serva un compasso... ... to be contined...
I'll be never tired of saying that , being completely self-taugh, the way I work is so mine to be refined in the years. It works with me but this doesn't mean that it might work with others.
I worked with every type of screenplay:
from that typical european : history is divided into pages, the pages into vignettes with the description of events and dialogues.
The screenplay of Argentina, where the cartoonist has a script divided in tailpieces and he can decide the number of them in the page.
The theater script, written in three columns: A) Description of the scene B) Dialogues C) Special effects and onomatopoeia...
and the "PLOT" of the U.S., where there is a description of what have to happen in the page and dialogues summaries.
The writer will define the dialogues after that the designer has delivered the pages. I believe pointless to specify that I prefer the "PLOT": it allows me to work with a great creative freedom.
However when I write my own script , it's a hybrid: my dialogues are very detailded...sometimes too much and I often cut them when I realize the page...melius abundare quam deficere.
Well, now I give the floor to my alter ego "WILLARD WINNIE" name of battle " WILLARD THE WITCH". He's a "cartoonist", too, but whit less luck of me...
Many people after reading the screenplay makes a layout defined in a sufficiently small size ( for example as Neal Adams, Roberto Diso and Dante Bastianoni. ).
When everything is defined they make the fair copy ( they often photocopy the form work layout and the do the fair copy on it. ).
Instead I realize a very instinctive layout on a page A/3 ( not reduced). When all goes well, step by step I trace it on a tracing paper to correct the propostions and to add details...it becomes my pencil page. I do this for all pages I have to give monthly. Twelve if I ink, twenty-two if I only pencils.
Recopy in a fair copy using the light table and I ink taking as reference for blacks the "tracing page".
Before I armed with holy patience I add screens if they need... after I find their fragments on every part of my body...also in embarrassing situations...ehm...ehm...
Now I don't find them in any specialized stationery, for this reason I use a specific graphics program... I don't know if I can say its "name" here or if it can considered as an advertising...
I don't find fragments of the screens, and Alas!..I also have less opportunity to...embarass...the years pass...
The published page belongs to the miniseries "WILLARD THE WITCH" - "Diaries: Aliens".. it is a working progress and unpublished ( i's almost over ).
My work tools are simple and they don't have a great brand:
the brush must be of "MARTORA" and only two brands guarantee their effectiveness "WINDSOR NEWTON" and the italian "LEONARDO". With it I soften the features and processes the hatches.
With the marker I do the technical side and the black in the background.
I use the stylus to trace the outlines of the figure...while with the typewriter eraser I correct small stretches of ink.
White tempera and corrector are for special effects... and I think that it's useless to explain what I do with a compass...
to be continued!
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stupendo lavoro!! e la tavola è davvero accattivante.. complimenti e grazie!!
RispondiEliminaquindi alla fine ti restano l'A3 del layout, il lucido con le matite e il cartoncino inchiostrato giusto?
...e nel caso la colorassi, l'originale del colore, se ricordi la lezione precedente, che non sarà mai uguale a quella in B&N. Grazie del complimento, poi non mi hai fatto sapere come è andato l'esame... Ciao Pino. Il tuo nick-name è QINKI o INKI?
RispondiEliminaHo capito "INKI= da INKIostro! Ariciao!Pino
RispondiEliminaah ah..si, bravo! l'esame non poteva andare meglio!! (nell'ultima email te lo a avevo detto, di aver ufficialmente finito) ora non mi resta che la tesi e a marzo la laurea..
RispondiEliminaP.S. INKIostro=INKI=NIKI ;)
Lo so che era andato bene,ma non sapevo se "bene" per te, dato il "tipetto" che credo tu sia. Ciao e sempre in gamba.Pino
RispondiEliminaP.S.
L'anagramma mi era sfuggito!!! Non potrò mai perdonarmelo!
eh si, un po' tipetto forse lo sono.. ma spero in positivo.. e l'anagramma caruccio eh?! hi hi ..
RispondiEliminacontinuo a seguirti Pino e ad assimilare!!
...E' un onore per me!
RispondiElimina..lo è per me! non sei solo un bravissimo fumettista, ma anche una bella persona, e questo è molto affascinante, nonché raro..
RispondiEliminaComplimenti per questa ennesima dimostrazione del tuo talento. Rispetto alla precedente miniserie di W.t.W., da quel che vedo, i retini avranno uno spazio maggiore nelle tavole, sbaglio?
RispondiEliminaIl primo panel, una volta retinato, è davvero impressionante. Davvero un uso suggestivo dei retini digitali, Pino.
Si attende la pubblicazione allora ;-)
Io ho sempre amato i retini, ma gli editori non erano d'accordo con me... anche se riuscivo a fare manualmente, quello che ora si ottiene col photoshop( Guardare vignetta di Silver Surfer con viso di Mefisto disegnato col retino, o pagina del mio N. Never, dove si vede l'ospedale) o programmi simili. Questa miniserie di W.theW. è tutta una sperimentazione, dall'uso del computer, non solo nel retino ,la sceneggiatura, all'impostazione della pagina... mi auguro che il lettore si divertirà nel leggerla come io mi sto divertendo nel realizzarla. Pino
RispondiEliminaah ah ah.. ma dire photoshop invece ormai non si considera più pubblicità.. è stato assimilato dal vocabolario, tipo kleenex.. dai!! dicci questo programmino che usi per i retini!! (se non è lo stesso photoshop);)
RispondiEliminaMANGA STUDIO EX 4,05, è il miglior programma per chi vuole disegnare fumetti. Io lo utilizzo solo per i retini... Ora spero che la "SMITH MICRO" mi compensi adeguatamente per la pubblicità.L'unico neo del programma è la lingua ,esclusivamente in inglese, non esiste alcuna versione in italiano. Smanettando, con acume e tanta buona volontà si può capire il funzionamento...almeno credo(scherzo!)...So di altri miei colleghi che lo usano in modo più approfondito...Pino
RispondiEliminathankssss!!
RispondiEliminaGran bel software! Una delle sue particolarità è la facilità con la quale si possono "customizzare" i retini: in pratica si può arrivare ad utilizzare come modulo della trama qualsiasi immagine.
RispondiEliminaUna tua collega "cultrice" del programma è Patrizia Mandacini che in merito ha curato diversi tutorials all'interno del suo blog.
Allora dato che la conosci, ringraziala da parte mia... sta facendo un grosso favore agli aspiranti "FUMETTARI"...Io i retili li creo anche con la gamma del colore grigio. Trovo che sia il migliore dei programmi in merito.Pino.
RispondiEliminaOttimo post! Patrizia con Manga Studio sta facendo cose egregie.
RispondiEliminaIo resto ancora con photoshop per fare i grigi (di cui sono ancora un novizio). Dovresti pensare a fare un "How to draw" tutto curato da te. sarebbe molto interessante :)
Ti ringrazio Mauro, Sei tornato dal Belgio?... se sì, come è andata?
RispondiEliminaAncora in Belgio! torno la settimana prossima! diciamo che è andata bene.
RispondiEliminaMi sono divertito, ho venduto un po di roba e dunque l'anno prossimo se tutto va bene presenterò gli altri due capitoli di Bullet & Justine :)
Ciao Pino, grazie di essere passato e dei complimenti! Il tuo blog è molto interessante, sia per i vari "dietro le quinte" sia per questi ultimi post più tecnici ( e a me piace sempre vedere il metodo altrui, è molto istruttivo: per esempio, non avevo mai pensato ad utilizzare il lucido!)
RispondiEliminaManga Studio lo uso anche io, non in maniera approfondita, ma ci faccio le mie cose dallo schizzo al finale.
ciao!
F!
Benvenuto Federico, ho visitato il tuo blog e lo trovo non solo "BELLO", ma anche molto "DIVERTENTE". Il lucido lo uso anche perché guardando un disegno al contrario, è più facile scoprire se è asimmetrico.A presto,ciao
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